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·9 juillet 2025
đš PSB â Binda: âLa Samp convive col rischio da due anni, ad oggi deve puntare a salvarsi! Riorganizzazione, budget e investitoriâŠâ

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·9 juillet 2025
Nicola Binda, massimo esperto di Serie B e Serie C e penna della Gazzetta dello Sport, Ăš intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per parlare dei temi piĂč caldi di questo inizio estate. La Sampdoria e la sua situazione economica al centro di tutto: di seguito lâintervista completa.
La situazione economica della Sampdoria Ăš stata ben fotografata tra debiti, soldi da dover dare per coprire scadenze e un probabile nuovo ruolo di Tey. Cosa prevedi?
âDa due anni la Sampdoria convive con il rischio perchĂ© da due anni il club, che era in una situazione fallimentare, si Ăš salvato cercando di fare un progetto sportivo per tornare in Serie A. Si Ăš cercato di salvarla, e mi riferisco a Manfredi e agli investitori, tenendo in vita il club puntando alla Serie A. Cosa molto complicata perchĂ© i numeri ereditati dalla precedente gestione erano pesantissimi. Col Tribunale si Ăš trovato lâaccordo per la ristrutturazione del debito che ricordiamo Ăš una legge dello stato per evitare i fallimenti: lo eviti ma vai incontro ad una gestione morigerata tramite un piano di sviluppo.
La Samp perĂČ ha sbagliato tutto del piano di sviluppo perchĂ© la Serie A non Ăš arrivata: in teoria il Tribunale dovrebbe far decadere quel piano lĂŹ ma poi i creditori della Samp, ossia banche e Stato, prima di far saltare il piano il Tribunale ci pensa due volte. La Samp dunque convive con il rischio in una situazione di grande agitazione e tensione. In questi giorni câĂš anche un riassestamento interno: gli investitori si sarebbero resi conto che Manfredi, architetto del salvataggio, non sta riuscendo nel compito. Sono giorni di riorganizzazione e gli investitori vogliono salvare il loro investimento probabilmente affidandosi ad altre persone con altre strategieâ.
Sportivamente parlando che Sampdoria vedremo? Che tipo di squadra si puĂČ costruire?
âGli investitori i soldi li hanno ma decidono quanto investire: per andare in A bisogna investire tanto. Se si vuole salvare lâazienda basterĂ spendere questo budget stabilito di 15 milioni per gli stipendi e 100mila euro per lâallenatore. A questi numeri ci arrivi ma poi hai una squadra che puĂČ puntare alla Serie A? Ad oggi avresti una squadra che in B, a queste condizioni, fa fatica. In questo momento per la Samp lâaspetto sportivo passa in secondo piano: la realtĂ della Samp Ăš quella di fare un campionato a salvarsi, non puĂČ avere altri pensieri e fare voli pindarici, sarebbe un erroreâ.
Caso Sampdoria e caso Reggina: questi casi hanno parallelismi?
âSono due societĂ tra le tante che hanno aderito alla ristrutturazione del debito. La differenza sta nel fatto che la Reggina quel piano non lâha rispettato perchĂ© non ha pagato le rate; la Sampdoria, invece, non lâha rispettato nel progetto di sviluppo ma le rate le ha pagate. Se la Sampdoria fosse andata in Serie C a livello economico sarebbe stato un problema, avrebbe deciso poi il Tribunale tenendo perĂČ conto dei creditori della Samp che sono banche e Stato.
Una differenza tra i due casi Ăš anche legato allo stralcio del debito, da una parte del 50% (Sampdoria), dallâaltro del 95%. Quando le leggi del calcio entrano nella giustizia ordinaria diventa tutto complicato e faccio un esempio: lâAgenzia delle Entrate che dĂ la risposta al Brescia il 9 maggio Ăš lampante. Non Ăš un Ente del calcio e dunque lâAgenzia agisce nella tempistica che meglio preferisceâ.