Juventusnews24
·27 novembre 2025
Rampulla applaude la Juve: «Buon risultato a Bodo, non ci speravo dopo il primo tempo. Nella ripresa ho visto una cosa che mi è piaciuta molto»

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La vittoria in rimonta della Juventus contro il Bodo Glimt continua a essere oggetto di analisi. Il successo per 3-2, maturato in condizioni ambientali difficili e dopo uno svantaggio iniziale, ha mostrato i due volti della squadra di Luciano Spalletti: timida e passiva all’inizio, feroce e qualitativa alla fine. A dissezionare la prestazione dei bianconeri è intervenuto Michelangelo Rampulla. L’ex portiere della Vecchia Signora, ospite della trasmissione Maracanà su TMW Radio, ha offerto una lettura critica ma costruttiva della serata europea, sottolineando come il risultato finale sia ottimo ma non debba cancellare le ombre della prima frazione.
Rampulla ha ammesso candidamente di aver temuto il peggio dopo i primi 45 minuti, giustificando solo in parte le difficoltà legate al campo sintetico e al freddo norvegese. Secondo la sua opinione, l’approccio iniziale è stato troppo passivo.
JUVE RINUNCIATARIA – «È un buon risultato. Dopo il primo tempo non ci speravo. Capisco il fattore ambientale, però sembrava una Juve troppo rinunciataria, a rincorrere sempre l’avversario»
La vera svolta del match, secondo l’ex estremo difensore, ha coinciso con una mossa precisa dalla panchina: l’ingresso di Kenan Yildiz. Il numero 10 turco ha portato in campo quella imprevedibilità e quel coraggio nell’uno contro uno che erano mancati totalmente fino a quel momento, svegliando una squadra che sembrava in balia degli eventi.
L’IMPATTO DI YILDIZ – «Sembrava una squadra in attesa non so di cosa. Poi sarà che è entrato Yildiz, ma almeno si è visto qualcuno che punta l’uomo»
Infine, Rampulla ha voluto elogiare la reazione collettiva del gruppo nella ripresa. Oltre alle giocate dei singoli, è stato l’atteggiamento generale a fare la differenza: la Juventus ha alzato il baricentro e ha mostrato quella “fame” necessaria per ribaltare le partite in Champions League.
CAMBIO DI MENTALITÀ – «È cambiata la mentalità, ha attaccato alto. Mi è piaciuto l’atteggiamento di tutta la squadra nel secondo tempo, è un buon segno. Si è visto un atteggiamento voglioso ed era importante in una situazione del genere»









































