Inter News 24
·25 novembre 2025
Raspadori pronto a sfidare l’Inter: «Dopo il derby avranno più motivazioni, sarà difficile ma siamo pronti! Mai avrei immaginato di finire all’Atletico, a gennaio potevo trasferirmi in quell’altro club»

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·25 novembre 2025

Intervistato dal Corriere dello Sport alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Inter, l’attaccante dell’Atletico Madrid ed ex Napoli, Giacomo Raspadori, si è espresso così.
FELICE A MADRID, ANCHE SE GIOCO POCO? – «Sì. Ma sono ambizioso, molto: lavoro e vado per la mia strada».
IL MIO GOL CONTRO IL GETAFE PUÒ ESSERE LA SVOLTA? – «Quando si hanno opportunità ci si deve far trovare pronti. Tutto qui».
DOMANI L’INTER, LA SQUADRA PER CUI TIFAVO DA BAMBINO – «Avversario importante che dopo il derby avrà una motivazione in più. Ma noi dobbiamo e vogliamo vincere, anche se sappiamo di avere davanti un gruppo che in Champions negli ultimi anni è stato protagonista fino alla fine. Siamo pronti».
CHI VINCERÀ? – «Vogliamo dire la nostra, ovviamente. Per quanto fatto finora, vedo un Arsenal molto competitivo».
CHI VINCE LO SCUDETTO IN SERIE A? – «La Roma sta facendo un percorso incredibile, ma è difficile fare previsioni. Il Milan non avendo le coppe starà lì, come è successo a noi la scorsa stagione. E poi Napoli o Inter».
VERO CHE POTEVO ESSERE DELLA ROMA? – «Lo scorso gennaio ci fu un interessamento perché a Napoli giocavo poco, ma niente di concreto. Il Marsiglia di De Zerbi ha insistito di più, in inverno e in estate, poi non se ne è fatto nulla. Ma lo considero un allenatore determinante per me, fin da quando ero un giocatore della Primavera del Sassuolo. Lo definirei un padre calcistico».
CONTE E SIMEONE – «Tosti. Esigenti. Con Conte si fa un po’ più di tattica e volume, qui facciamo più intensità e lavori specifici con la palla. Sono entrambi chiari e diretti. Parlano in faccia senza problemi: è fondamentale».
CHI SI INFURIA MAGGIORMENTE TRA I DUE? – «Non lo so, è una grande lotta, vogliono trasmettere le cose quando ritengono giusto farlo. Tra un po’ di tempo ve lo dico chi è peggio».
FATTO BENE A RESTARE A NAPOLI FINO A GIUGNO? – «Sì. Ho deciso io dopo aver parlato con Conte che mi diceva che alla lunga sarei diventato importante e così è stato, anche se purtroppo ho dovuto sfruttare l’infortunio di qualche compagno. Rivincere lo scudetto è stato un traguardo incredibile».
L’ATLETICO – «Mai avrei immaginato nella vita di indossare una maglia così importante».
SULLA NAZIONALE – «Appunto, dobbiamo essere arrabbiati e sfruttare anche quello che è successo negli anni scorsi. Andare in America è l’obiettivo, non possiamo fallire. Sento la fiducia di Gattuso, ma non conta chi gioca: dobbiamo passare e basta. Siamo una squadra forte con dei valori umani e tecnici importanti, dobbiamo essere positivi e avere il sorriso. Daremo tutto».
SPALLETTI ALLA JUVE – «Il lavoro è il lavoro. Lui e il suo staff meritavano un club di alto profilo. È un’opportunità incredibile, ma capisco che possa stonare per qualcuno dopo lo scudetto vinto a Napoli».
SE È VERO CHE HO TENUTO CASA A NAPOLI? – «No, falso. Ero in affitto. Ma è una città che porto nel cuore non solo per gli scudetti vinti o le persone incontrate. Lì abbiamo costruito la nostra famiglia, anche se adesso mia figlia dice già qualche parola in spagnolo. E a noi fa un po’ strano…».
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