Reijnders: «Ecco cosa significava l’esultanza dopo il 3-0; vincere la Coppa Italia può cambiare la stagione, dobbiamo provarci» | OneFootball

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·25 avril 2025

Reijnders: «Ecco cosa significava l’esultanza dopo il 3-0; vincere la Coppa Italia può cambiare la stagione, dobbiamo provarci»

Image de l'article :Reijnders: «Ecco cosa significava l’esultanza dopo il 3-0; vincere la Coppa Italia può cambiare la stagione, dobbiamo provarci»

Le parole di Tijjani Reijnders, centrocampista del Milan, dopo la vittoria contro l’Inter che vale la finale di Coppa Italia

Tijjani Reijnders ha rilasciato una lunga intervista a la Gazzetta dello Sport dopo la vittoria del Milan contro l’Inter nel derby di Coppa Italia, terza vittoria stagionale nella stracittadina, sul suo futuro in rossonero e sulla stagione. Di seguito le sue parole.

INDICARE LO STEMMA DEL MILAN DOPO LO 0-3 – «Voleva dire che Milano è rossonera, perché in questa stagione l’Inter non ci ha mai battuto. Abbiamo mostrato quello che sappiamo fare e l’ultimo è stato il migliore dei cinque derby giocati».


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TROPPO ALTALENANTI – «Mercoledì avevamo una grande occasione per raggiungere la finale e non potevamo sbagliare. Ora vincere la Coppa Italia ci può permettere di partecipare alle prossime coppe europee e dobbiamo provarci. In campo eravamo affamati come cani e in più abbiamo mostrato quella qualità che non si è sempre vista durante la stagione».

SPIEGAZIONE ESULTANZA – «È un’immagine che mi è venuta in mente tempo fa. Quando sono a casa scherzo spesso e, se le cose non vanno come voglio, dico…C’est la vie, questa è la vita. Quel gesto con le braccia riassume il mio motto, ma preferisco farlo sul campo dopo una rete, piuttosto che quando non sono contento».

RAPPORTO CON LA FAMIGLIA – «Ogni giocatore vuole segnare e servire assist ai compagni. Anche in passato andavo vicino a far gol, ma non ero concreto come adesso. Negli scorsi mesi ho lavorato molto, ho parlato con amici e familiari, soprattutto con mio padre Martin e mio fratello Eliano, e mi hanno fatto capire come aiutare la squadra con le mie giocate. In cosa mi hanno aiutato mio papà e mio fratello? Mio padre è stato un ex giocatore professionista e ha aperto una scuola calcio nella quale insegna la tecnica di base ai bambini. Mio fratello e io ci siamo allenati lì e quando papà ha capito che potevamo diventare calciatori professionisti, è stato molto severo con noi per aiutarci a migliorare. Ci dava e ci dà ancora consigli. Non dico che abbia sempre ragione, ma spesso sì. Lo ascoltiamo e lavoriamo insieme per migliorare».

PIOLI – «Ora sono più concreto e rispetto all’anno scorso ho qualche occasione in più per arrivare a calciare in porta. A Pioli devo tantissimo: mi ha dato fiducia e ho un gran feeling con lui. Come allenatore e soprattutto come persona».

DIFFERENZA TRA COPPE E CAMPIONATO – «Una spiegazione non c’è, a parte il fatto che non siamo stati continui a livello di rendimento e in Serie A abbiamo perso per strada tanti punti. Un esempio lampante è la vittoria al Bernabeu contro il Real seguita dal pareggio a Cagliari: se vuoi lottare per vincere lo scudetto, non te lo puoi permettere. Dobbiamo fare molto meglio in questo finale di stagione e nella prossima. Sono convinto che miglioreremo».

RINNOVO COL MILAN – «Vivere in Italia e giocare in una società come il Milan è il sogno che avevo fin da bambino. Lamia famiglia è felice qui e quando mi è stato proposto il rinnovo, è stata una scelta facile. Ringrazio anche la società: i dirigenti sono stati veloci a prolungare il nostro accordo e ora sono contento».

SOGNO – «Vincere trofei. In questa stagione possiamo conquistarne due, ma nelle prossime il mio sogno più grande è quello dimettere la seconda stella sopra la patch del Milan. Sono innamorato di questi colori ed è un onore indossare la maglia del Milan».

CONCEICAO – «Quanti meriti ha? Molti. Abbiamo parlato della possibilità di vincere due trofei e siamo scesi in campo determinati a conquistare la finale. Il nuovo modulo si adatta bene alle caratteristiche della rosa. Si può sempre migliorare, ma siamo sulla buona strada».

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