Roma-Atalanta, Ranieri: “Dobbiamo far rinnamorare i nostri tifosi, devono sapere che Pellegrini o altri non c’entrano con l’addio di De Rossi. Non voglio che l’Atalanta ci mangi” – VIDEO | OneFootball

Roma-Atalanta, Ranieri: “Dobbiamo far rinnamorare i nostri tifosi, devono sapere che Pellegrini o altri non c’entrano con l’addio di De Rossi. Non voglio che l’Atalanta ci mangi” – VIDEO | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Pagine Romaniste

Pagine Romaniste

·30 novembre 2024

Roma-Atalanta, Ranieri: “Dobbiamo far rinnamorare i nostri tifosi, devono sapere che Pellegrini o altri non c’entrano con l’addio di De Rossi. Non voglio che l’Atalanta ci mangi” – VIDEO

Image de l'article :Roma-Atalanta, Ranieri: “Dobbiamo far rinnamorare i nostri tifosi, devono sapere che Pellegrini o altri non c’entrano con l’addio di De Rossi. Non voglio che l’Atalanta ci mangi” – VIDEO

A due giorni dal match tra Roma e Atalanta dello stadio Olimpico, Claudio Ranieri, allenatore del giallorossi, è intervenuto nella consolata conferenza stampa svolta a Trigoria. Queste le dichiarazioni del tecnico di Testaccio:

Rivedremo la difesa a 3, con una formula anche offensiva, o con un altro centrocampista? L’uno o l’alto. In un meeting con Sacchi e Capello, a maggio, dissi che l’Atalanta è un orgoglio italiano, gioca benissimo. Affrontiamo la terza squadra con questa filosofia che verticalizza: il Napoli all’inizio, il Tottenham da due anni. L’Atalanta ora è una macchina perfetta, complimenti a Percassi. Inizialmente si doveva salvare, ora fanno sempre meglio. Affrontiamo una squadra perfetta, ma ho rivisto un barlume. Ho visto i giocatori volere qualcosa di positivo. Non stiamo bene come vorrei, ma dobbiamo rendere orgogliosi i nostri tifosi. Non ho visto le cose negative di Napoli, ho detto loro di rispondere colpo su colpo. A Londra abbiamo fatto bene, tanti tiri e tre gol annullati. Noi dobbiamo avere questa visione, l’Atalanta dal 24 settembre ha fatto 10 vittorie e 2 pareggi. Prima per gol fatti, per occasioni da gol e tiri in porta, terza per verticalizzazioni, ti mangia. Io non voglio vedere i miei giocatori mangiati, voglio vedere una bella partita avanti al nostro pubblico. Nell’ultima all’Olimpico sono andati via prima, io voglio che escano dallo stadio dicendo che abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Oltre il sistema di gioco, che è mobile. Ci tenevo a spiegarlo.


Vidéos OneFootball


I tifosi si sono rivisti nella squadra: quanto è importante? Importantissimo. Siamo noi che dobbiamo far innamorare nuovamente i tifosi. Dobbiamo dare il massimo e i tifosi capiscono quando lo dai.

Saelemaekers può giocare ovunque: quale è la posizione perfetta per lui? Quanto è importante? Noi allenatori cerchiamo sempre calciatori che sanno giocare in più posizioni. Lui ama molto stare alto sul centrosinistra, ma mi ha detto che si trova bene anche dall’altra parte. Io lo vedo proiettato verso l’attacco, ma ovviamente deve dare una mano anche dietro. A Dovbyk ho detto di non tornare mai indietro, ma contro il Tottenham ha fatto una chiusura da ultimo uomo. Saelemaekers è un giocatore ritrovato anche se non ha i 90 minuti. Stiamo ritornando quelli che i tifosi conoscono.

La Roma vuole seguire il modello dell’Atalanta? Anche con il prossimo allenatore? Questa domanda all’ultima è stata un pochettino… finché mi dice modello Atalanta mi è piaciuto. Noi siamo sempre… ci rapportiamo sempre a quello che è la nostra visione, no? Adesso tutti i tennisti devono sembrare Sinner, adesso tutti dobbiamo sembrare l’Atalanta. L’Atalanta è un modello di vertice che va preso anche come modello. Perché no? Ognuno con le sue caratteristiche, ognuno con le sue difficoltà, ognuno con le sue qualità. Però una squadra che piano piano è diventata un emblema dell’Italia… Perché io quando vedo le coppe, io sono italiano, io mi auguro che le altre vadano avanti, tutte quante, non solo l’Atalanta. E questo è importante, è un modello che hanno saputo creare, hanno costruito dalla base, perché se non ricordo male anche Gasperini all’inizio, le prime cinque, sei partite, non era andato tanto bene. Poi dopo è andato, ha sbocciato e ha creato gioco, giocatori che magari quando sono andati via non hanno reso per quello che rendevano all’Atalanta. E questo significa che l’allenatore ha avuto un gran merito di tutto questo. Per cui bisogna levarsi il cappello e fare i complimenti a tutta la società. Dal padre Percassi, dal figlio che è stato il mio giocatore nel Chealsea, all’allenatore, a tutti quanti, perché stanno tutti remando in un’unica direzione.

C’è già una base per costruire questo progetto? Abbiamo giocatori importanti che stiamo cercando di riportare alla loro bellezza. Poi sarà l’allenatore a decidere chi tenere. Noi faremo tutto il possibile per cercare di accontentarlo. Roma non è stata costruita in una notte, quindi dateci più tempo.

Che differenza c’è tra lei e Gasperini? Avreste meritato di vincere qualcosa in più in carriera? Io parlo di Gasperini e dico di sì. Io sono super contento della mia carriera. Siamo diversi? Io sembro un gentiluomo, ma non mi vedete nello spogliatoio… Ormai ci sono tanti figli di Gasperini per quanto riguarda il suo gioco, io invece cerco di fare il meglio con i giocatori che ho. Non ho un sistema definito, io cerco di mettere i giocatori nel posto migliore. Mi sento un allenatore che riesce a tirare fuori il meglio dai giocatori. Quando sono stato mandato via chi è subentrato al mio posto non ha fatto meglio di me….

Vedremo Dybala sempre di più in campo per 45/60 minuti? Sta aiutando Pellegrini dal punto di vista mentale?  Dybala lo valuto allenamento dopo allenamento. Può cadere in alcune problematiche e io devo capirle. Contro il Tottenham l’ho fatto uscire perché avevo bisogno di un giocatore che pressasse maggiormente. Quando si è acceso ha fatto cose meravigliose come l’assist per El Shaarawy. Soulé invece non ha fatto le cose splendide che sa fare Dybala, ma mi ha dato tanta corsa e pressione. Pellegrini? Gli ho detto che sta correndo come un pazzo e che sente il peso di questa situazione. Gli ho detto ‘Voglio che tu ti diverta, stacchiamo la corrente e ti resetti. Vedrai che più avanti tornerai il centrocampista che conosco’. Nella mia carriera ho avuto due centrocampisti fenomenali dal punto di vista dei e sono Lampard e Pellegrini. Quanti centrocampisti segnano come lui? Io aiuto la Roma e ho spiegato a lui il mio programma.

Quanto dura? Dipende quando riattacchiamo la spina. Col calcio non si può dire quanto. Ma in allenamento già ha ricominciato a fare gol, quando sono arrivato non ci riusciva. Sta cominciando il processo di ricrescita. Lui è un ragazzo sensibile e introverso, soffre più di tutti per questa situazione. Non è stato lui a mandare via De Rossi e i tifosi lo devono sapere. Nemmeno Mancini e Cristante sono stati, hanno fatto i pazzi per farlo restare. La gente deve sapere la verità.

Su Dovbyk. Ha avuto quei piccoli problemi in Ucraina. Ha avuto quel problema al ginocchio che non avverte più e questo è buon segno. Sappiamo come va servito questo ragazzo e noi lo stiamo aiutando. Ho parlato alla squadra, ho fatto vedere dei filmati come dobbiamo aiutarlo perché lui è il nostro bomber. Non dobbiamo caricarlo di responsabilità, però diamogli le palle che quel tipo di attaccante necessita.

Si sono viste meno palle giocate indietro e avete verticalizzato di più… Li costringo a giocare solo in avanti (ride, ndr). Io amo quando vedo che le squadre provano a farsi gol, sono contento. Quando vedevo le partite cambiavo canale quando passavano il pallone all’indietro perché non volevo addormentarmi. A Londra sia noi sia loro volevamo fare gol e questo voglio. Voglio che la gente veda la partita e dica ‘Finalmente proviamo a vincere’. A Valencia, al primo allenamento, ho fermato tutto e ho detto ‘La porta avversaria sta dall’altra parte, quando ci arriviamo?’. E ancora non si parlava del tiki taka, ma c’era Valdano che amava questo tipo di calcio. Ho reso questa squadra pronta a giocare due finali di Champions con Cuper e c’erano tutti i ragazzini che avevo messo io in campo. Ci siamo divertiti. Bisogna fare un mix di esperienza e gioventù. Noi siamo italiani e ci piace solo vincere.

Foto: [Julian Finney] via: [Getty Images]

À propos de Publisher