DirettaCalcioMercato
·5 novembre 2025
Roma, Gasperini: “Dovbyk è a disposizione. Soulé dipendente da Dybala? Bisogna comprendere che…”

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·5 novembre 2025

Il tecnico della Roma Gian Piero Gasperini è stato intervistato in conferenza stampa alla vigilia del match contro i Rangers in Europa League.
Di seguito le sue dichiarazioni riprese da tuttomercatoweb.
Come sta Dovbyk? Questo sarà il momento decisivo per dimostrare di essere l’attaccante della Roma?
“Per fortuna non è tra quelli infortunati, quindi è a disposizione. Non ci va in un momento decisivo, in assoluto. Ogni momento ha la sua importanza, quindi anche questo è importante domani per l’Europa League”.
Che gara si aspetta?
“Sempre quando vieni a giocare su questi campi le partite sono sempre molto difficili, trovi degli ambienti molto carichi, molto caldi, con squadre molto dinamiche. La partita con i Rangers non abbiamo visto queste ultime due partite, dopo il cambio di allenatore. Sono state due ottime gare, quindi ci aspettiamo una partita sotto l’aspetto atletico molto impegnativa. Dovremmo stare molto bene e essere molto bravi per fare una buona gara”.
Si può credere ancora di rientrare nelle prime 8?
“Bisogna conquistare l’ingresso, mettere sempre delle cose avanti, ma bisogna prima conquistare quello che è possibile. Chiaramente due partite in casa ci costringono ad avere molta attenzione, perché nelle prossime cinque partite bisogna vincerne almeno tre per raggiungere prima di tutto la qualificazione. Le partite sono tutte molto complicate e difficili, perché in Europa ci sono squadre che sono molto preparate. Abbiamo visto che per tutto il calcio italiano ci sono difficoltà a giocare su ritmi che in Europa sono sicuramente diversi rispetto al nostro campionato”.
La preoccupa il dato della fase realizzativa?
“La partita è diversa, con la finale vai in vantaggio, alla seconda occasione fai 2-0, è chiaro che la partita, non si possono comparare partite, quando sei in vantaggio magari è diverso, quando vinci, però è evidente che abbiamo una percentuale realizzativa in questo momento inferiore rispetto a quello che potevamo avere. Dobbiamo lavorare su quello già, il fatto di essere spesso in queste ultime gare pericolosi e riusciamo a creare diverse situazioni, è già qualcosa di positivo, se sarebbe preoccupante non fosse così”.
Sul gol di Milano?
“Perché non rimproverate Pavlovic? È proprio frutto di… se no allora teniamo sempre i difensori là e poi comunque non era una situazione così pericolosa e così, non eravamo così messi male, assolutamente. Guardate cosa fa Paolo, la difensore di sinistra, guardate da dove parte. Non sempre si può spiegare tutto, bisogna avere anche un po’ di coraggio”.
Ha in mente un po’ di turnover?
“Sono concentrato sulla partita di domani, perché questa è un’altra competizione, e poi la partita di domenica e ci penseremo domenica, perché dovrei pensare per riposare, non è la nostra… Non c’è nessuno in particolare che abbia bisogno di riposare. Neanche Cristante? Cosa vuol dire riposare? Scusi, per qual motivo dobbiamo riposare? Stanotte riposiamo, domani quando si gioca non riposiamo. Dovremmo evitare di entrare in questa cultura del riposo. Ci sono alcune situazioni in cui c’è bisogno, ma gioca chi sta bene. Se uno non è in grado di mantenere il ritmo, allora è giusto che stia fuori”.
Possiamo rivedere El Aynaoui più avanzato?
“Sì, siamo un po’ risicati… a me piace quando gioca 20 metri più indietro, però può giocare anche più avanti. Le sue caratteristiche possono fare entrambi i ruoli”.
Forse Soulé dipende troppo da Dybala?
“Secondo me no, però uno che può pensare come vuole. Soulé ha fatto delle ottime prestazioni. Poi dopo bisogna anche comprendere che per gli attaccanti non è sempre facile dare continuità di alte prestazioni. Lui ha giocato sempre. Qualche volta magari ha dato la sensazione di essere un po’ più stanco. In quel caso lì è stato sostituito, ma poi dopo ha rigiocato le partite successive. Comunque rappresenta un valore per questa squadra. Non credo alla cosa di Dybala, anzi. Dybala è un riferimento tecnico importante che aiuta non solo per se stesso, ma aiuta anche a giocare bene quelli che gli sono vicini. Questa è un po’ la caratteristica dei giocatori forti”.









































