Roma-Lazio 2-0, Koné: “Stiamo dimostrando di essere sulla strada giusta. I tifosi ci hanno trascinato” | OneFootball

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·5 janvier 2025

Roma-Lazio 2-0, Koné: “Stiamo dimostrando di essere sulla strada giusta. I tifosi ci hanno trascinato”

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Manu Koné è intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria della Roma (2-0) contro la Lazio nel derby. Ecco le parole del centrocampista giallorosso.

KONÉ IN CONFERENZA STAMPA

L’avevate preparata così?


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Abbiamo preparato la partita in questo modo: abbiamo lavorato intensamente tutta la settimana, analizzato la squadra avversaria, il suo assetto tattico, i punti di forza e i punti deboli, e studiato come si piazza sui calci piazzati. Siamo partiti subito forte, soprattutto nel primo tempo. Siamo davvero contentissimi della vittoria.

Ti piacerebbe se Ranieri rimanesse il prossimo anno?

Sì, perché no. È un grande allenatore, lo sta dimostrando: sta tirando fuori il meglio da questa squadra e ha portato subito carisma e fiducia.

La tua esultanza sotto la Curva Sud? Hai preso di nuovo la bandierina.

È un’abitudine che mi porto dai tempi della mia squadra precedente, quando festeggiavo le vittorie e i gol insieme a Marcus Thuram. È un modo per dimostrare ai tifosi che siamo con loro. Speriamo che ci siano altre occasioni come questa..

Come l’avete preparata emotivamente? Hai avuto indicazione dai compagni più esperti? Cosa è successo con Guendouzi?

Sinceramente, nessuno mi ha parlato individualmente su come approcciare questa partita da un punto di vista emotivo, semplicemente perché, dal momento in cui ho iniziato a vivere in questa città, mi sono reso conto che questa era una partita speciale, carica di tensioni. Durante la settimana, lavorando con attenzione e cura, tutto lo staff e i giocatori hanno preparato la partita in modo tale da comprendere perfettamente a che tipo di sfida saremmo andati incontro. Questa vittoria ci dà grande soddisfazione: volevamo vincere per i tifosi, per il club, per il mister, ma soprattutto per noi stessi. Con Guendouzi siamo buoni amici anche fuori dal campo, siamo compagni di nazionale. Quello che succede in campo resta sul campo: entrambi volevamo vincere questa partita, perché abbiamo quel tipo di mentalità. Sono sicuro che ci scambieremo un messaggio e tutto sarà risolto.

È la vittoria che può far svoltare la stagione?

Siamo tutti competitivi, sia a livello individuale che collettivo. È vero che abbiamo accumulato un po’ di ritardo, ma stiamo dimostrando di essere sulla strada giusta. Siamo una squadra con buoni giocatori, una mentalità solida e tutte le carte in regola per risalire la classifica. Tuttavia, sarà fondamentale affrontare una partita alla volta.

Cosa pensi della coreografia?

Sapevamo che era una partita speciale, i tifosi desideravano una gara di questo tipo, e l’abbiamo giocata con orgoglio perché volevamo davvero regalare loro questa soddisfazione. Ci hanno trascinato, e credo che si sia visto soprattutto all’inizio: in ogni occasione, in ogni contrasto, abbiamo messo tutto.

Ti trovi meglio in un centrocampo a 3 o a 2?

Per me non fa differenza giocare a due o a tre, né con quale compagno di reparto. Nel calcio moderno bisogna saper interpretare tutti i ruoli: il play, il 6, l’8, la mezzala o il 10, dietro o vicino alla punta. Per me non cambia, ciò che conta è che vinca la squadra.

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