Sabatini sulla sconfitta dell’Inter contro l’Atletico Madrid: «Merito alla prestazione, ma non basta» | OneFootball

Sabatini si è espresso circa la sfida persa al Metropolitano dall’Inter per mano dell’Atletico Madrid di Simeone! La disamina del giornalista

Il giornalista Sandro Sabatini, sui suoi canali social, ha commentato la sconfitta dell’Inter in casa dell’Atletico Madrid nella 5ª giornata della Champions League. La squadra di Chivu ha perso al 93′ con un colpo di testa di Gimenez, nonostante una prestazione che, secondo Sabatini, sarebbe stata di buona qualità.

«No, ma ha giocato bene, lo so. È stato solo un episodio, d’accordo. È una sconfitta immeritata, va bene. La prestazione, ok, tutto vero, l’Inter ha fatto una bella figura a Madrid, però ha perso, come nel derby», ha scritto Sabatini, mettendo in evidenza il rimpianto che resta per i nerazzurri nonostante il buon gioco espresso.

Per il giornalista, l’Inter ha dimostrato di essere una squadra forte con giocatori pronti a imporsi su qualsiasi palcoscenico, ma la sconfitta lascia una ferita aperta. «La certezza di avere giocatori forti, pronti su qualsiasi palcoscenico che sia italiano o anche europeo, ma anche il rimpianto che diventa una ferita abbastanza aperta», ha continuato.

Sabatini ha poi aggiunto che anche con il pareggio la squadra sarebbe stata rimpianta: «Se ci fosse stato da commentare il pareggio, il commento sarebbe stato, sì, niente male, primo pareggio della stagione, l’Inter avrebbe meritato qualcosa di più». Ma, secondo Sabatini, anche con un pareggio non sarebbero mancati i rimpianti.

L’errore finale e i cambi: Il giornalista ha poi sottolineato come l’errore che ha permesso all’Atletico di segnare sia stato fatale, evidenziando come l’errore di Bisseck nel non marcare Gimenez abbia avuto un peso enorme. Inoltre, ha criticato anche i cambi di Chivu:

«Un errore come quello che consente all’Atletico Madrid di liberare un uomo al terzo tempo e saltare all’ultimo minuto, è un errore che si paga e fa parte della prestazione. Così come fanno parte della prestazione anche i cambi di Chivu, che è allenatore bravissimo, ma stavolta cinque sono usciti e cinque sono entrati. Quegli entrati non valevano quelli che sono usciti».