PianetaSerieB
·18 décembre 2025
🎙️ Sampdoria, Henderson: “Abbiamo tutto per uscire da questa situazione. Un tifo così neanche ad Ibrox”

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·18 décembre 2025

Il centrocampista della Sampdoria Liam Henderson ha parlato ai microfoni del Secolo XIX della situazione di crisi dei suoi e dell’atmosfera che si respira a Marassi, paragonandola ad alcuni grandi stadi scozzesi, suo paese natale.
Queste le sue dichiarazioni: Henderson, quarant’anni dopo Souness, uno scozzese gioca e segna per la Samp.
«È un orgoglio, lui è un idolo. Ha vinto tantissimo, un campione. Qualcosa di simile a Verona, dove giocò Joe Jordan».
Ha influito nella scelta di venire qui?«Certo, ma la Samp è la Samp. Ci ho giocato contro tante volte, quando sono arrivato ho visto anche il centro sportivo, devastante. Poi i tifosi sono top, la cultura è come a casa mia».
Più forte il tifo al Ferraris o al Celtic Park?«Il padre di mia moglie, tifoso dei Rangers, ha detto che non aveva mai sentito un tifo così neanche ad Ibrox. E poi mio padre è fissato per la Samp, quella di Mancini l’ha vista giocare a Wembley. Mi ha detto: “Non avrei mai pensato che uno dei miei figli firmasse per la Samp».
Le piacerebbe giocare prima Old Firm o derby della Lanterna?«Quello di Genova. Ho visto l’ultimo in coppa. Il mio agente (Emiliano Salvarezza, ndr) è doriano, la sua compagna genoana. Me ne ha un po’ parlato».
Bel momento per il calcio scozzese, siete ai Mondiali.«La gara decisiva con la Danimarca l’ho vista qui, coi danesi Abildgaard e Fredberg. E li ho presi in giro».
Non ha ancora esordito in nazionale maggiore: è un suo sogno?«Ne ho tanti, quello è uno. Mettere quella maglia anche solo una volta potrebbe essere la cosa più bella del mondo».
Secondo lei perché è in Italia da così tanto?«Forse perché direttori e allenatori si parlano e sanno che do sempre il 100%. Testa bassa e corro tanto».
Ha visto tante città: a Genova come si trova?«Benissimo, mia moglie e mio figlio di 5 mesi abitano qui con me. Siamo sul mare e mi piace anche quando il clima è un po’ più scozzese come ora. E sto mangiando un sacco di pesto».
Invece alla Spezia in coppa fece impazzire Esposito. Se le capitasse di giocarci insieme in futuro? Gli chiederà scusa?«Sono grande amico di suo fratello Seba, abbiamo giocato insieme a Empoli. Prima della partita gli ho detto: “Guarda che vado forte su tuo fratello”. Dopo, invece, l’ho chiamato e gli ho detto: “Devi dire a tuo fratello di stare in piedi”. Salvatore è bravissimo, quando giochi contro uno così devi essere un po’ più cattivo».
Il gol con la Carrarese è stato eletto il migliore della 15ª giornata. Il suo tiro da fuori può essere un’arma per questa Samp che davanti fatica?«Sì, devo tirare molto di più. Ma conta fare punti, non me ne frega niente di fare 10 gol».
Ci vorrebbe un po’ più del suo spirito italo-scozzese in questo gruppo?«Per me no, ci vuole l’equilibrio giusto, non possono essere tutti incavolati. Ci vuole anche gente di qualità come Pafundi. Quando guardo i compagni negli occhi vedo che abbiamo tutto per uscire da questa situazione. Anche grazie all’entusiasmo che ha dato il nuovo staff».
Si sente leader?«Non solo io, tutti i vecchi si stanno prendendo responsabilità. Spero di dare il buon esempio ai giovani. E la cosa più importante è il rispetto dei compagni. Ravaglia, Ferrari, Depaoli mi hanno fatto sentire uno di loro».









































