Calcio e Finanza
·3 octobre 2025
San Donato, sale l’ipotesi di un centro per le giovanili del Milan: ma l’iter dovrà ripartire da zero

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·3 octobre 2025
L’area San Francesco di San Donato Milanese non ospiterà lo stadio del Milan, ma rimane comunque di proprietà della società rossonera, che controlla al 90% SportLifeCity, proprietaria del terreno dove ha investito circa 40 milioni di euro, fra l’acquisto del terreno e i primi lavori di bonifica.
Come riporta l’edizione odierna de Il Cittadino di Lodi, nelle ultime settimane, in seguito alla accelerazione sul dossier San Siro da parte dei rossoneri e dell’Inter che si apprestano a firmare il documento di vendita con conseguente rogito prima del 10 novembre, si fa strada con sempre più forza la prospettiva che l’area di San Donato possa ospitare il centro delle attività del settore giovanile del Milan.
Si tratterebbe, secondo le prime indiscrezioni, di un’attrezzata cittadella rossonera dotata di una serie di servizi all’avanguardia. Un piano che potrebbe restituire decoro alla parte di San Donato al di là dei binari della ferrovia che risente da sempre di una serie di problemi di sicurezza.
L’assessore del Comune, Massimiliano Mistretta, ha annunciato: «C’è un dialogo costante con la società SportLifeCity, con cui abbiamo avuto un incontro anche la settimana scorsa: il nostro auspicio è che venga presentato un progetto di qualità riguardante ad esempio l’allestimento di un centro per la giovanile del Milan. Per questa amministrazione è infatti prioritario che sia riqualificata l’area San Francesco a beneficio anche del suo degradato circondario».
Qualsiasi decisione verrà presa dalla società SportLifeCity però dovrà affrontare nuovamente un iter burocratico ex novo, visto che il Tar ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio Quartiere Affari, che prevedeva che qualsiasi piano attuativo da ora in avanti debba tenere conto dell’accordo convenzionale firmato nel 1993 per una dotazione di verde fruibile per i residenti del quartiere pari a 45mila metri quadrati. E allo stato attuale, secondo il dispositivo, manca il 40% di questa area in quanto questa è occupata dai camminamenti.
A spiegare il tutto è sempre l’assessore Mistretta: «Sul piano tecnico sono ancora in corso degli approfondimenti, ma è certo che l’iter per qualsiasi progetto che la società SportLifeCity decidesse di presentare in Comune, dovrà ripartire da capo e dovrà tenere conto di quanto prevede la sentenza».
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