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·24 février 2025

Simonelli: «Decreto Crescita in cima all’agenda, serve a noi e allo Stato»

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«Oggi ci siamo soffermati sulla Lega che verrà e quello che dovremo fare, abbiamo creato una serie di commissioni: mantenere commissioni diritti tv e marketing, commissione competizioni con competenze su regolamenti e tematiche legate a osservatorio Viminale, commissione giuslavoristica che si chiamerà “commissione approfondimenti normativi” con varie subcommissioni, poi commissione statuto e regolamenti che si dovrà occupare sulle riforme per Lega e in generale per il mondo del calcio».

Si è aperta così la conferenza stampa del presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli, che ha parlato al termine dell’assemblea di Lega andata in scena oggi: «Sono commissioni aperte a tutte le squadre, in particolare quelle per avere un quadro delle problematiche sulle infiltrazioni criminali negli stadi. Abbiamo ben presente quelle di Inter e Milan, dove la Lega si è costituita parte civile, vogliamo capire se questi risvolti ci sono anche in altre città», ha aggiunto.


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Il «12 febbraio abbiamo incontrato insieme al presidente FIGC e alle leghe il ministro Piantedosi e Abodi a Roma, abbiamo affrontato il problema della criminalità negli stadi e messo in campo una chiave di lettura per risolvere questo problema che può coinvolgere tutti i club. Ci siamo dati appuntamento per ritrovarci nel giro di un mese con idee su come organizzare le cose e migliorare il clima negli stadi. C’è il discorso poi di fare stadi accoglienti e “facili” da utilizzare. Vogliamo dare un prodotto che sia di accoglienza».

«Su questo contiamo molto sulla lungimiranza del ministro Abodi, la sua decisione su un commissario crediamo sia prossima e contiamo molto sul suo aiuto. Tempistiche? Mi fido molto delle parole del ministro Abodi, ha più volte ribadito che si era dato una scadenza per la prima parte dell’anno. Mi auguro che entro fine mese si possa avere, sarebbe molto utile per accelerare i procedimenti sugli stadi che aiuterebbe anche il campionato da un punto di vista dell’appeal», ha spiegato Simonelli.

Il presidente della Lega Serie A è tornato anche sul tema delle date della prossima stagione: «Mi sono sbilanciato 99% per 23/24 agosto, credo che sarà questo, non sarà una decisione del presidente ma lo decideremo in Consiglio a breve. Due squadre giocheranno il Mondiale per Club e finiranno tardi, ci sembra la tardi più plausibile in cui iniziare il campionato. Molto probabilmente sarà 23/24 agosto».

«Vicepresidenza? Non ci aspettiamo nulla, sappiamo che c’erano accordi elettorali prima di noi. Quello che ci immaginiamo è che una federazione senza vicepresidenza esecutiva a una delle leghe professionistiche sarebbe un vulnus, visto che la Serie A è motore del calcio. Non avere un riconoscimento di questo tipo sarebbe un errore, ma ritengo non avverrà perché credo ci siano già accordi. Non ce lo aspettiamo ma riteniamo giusto che questo avvenga. Riteniamo che una vicepresidenza vicaria data alla Serie A porterebbe valore aggiunto alla Federazione. Poi noi possiamo andare avanti anche senza, ma per il sistema calcio italiano poteva essere un bel messaggio dire che al calcio che porta 130 milioni annui a tutto il calcio venisse riconosciuto un ruolo importante. Non ne faremo una questione di lesa maestà», ha proseguito su temi federali.

Dopo un passaggio sul tema arbitri, Simonelli ha parlato anche del tanto discusso Decreto Crescita: «Per eguagliare o avvicinarci alla Premier avremmo bisogno di campioni, per farlo avremmo bisogno di un aiuto dal governo come lo abbiamo avuto e che ci ha portato a raggiungere risultati importanti in Europa. Risultati che hanno portato anche ad un gettito importante per lo Stato, più importante della riduzione del sacrificio legato al vecchio Decreto Crescita. Aveva comportato un sacrificio economico pari a 0 e al tempo stesso un gettito importante per lo Stato, non solo legato allo stipendio ma anche al fatto che questi campioni vivessero in Italia. Il calcio versa un miliardo l’anno di imposte e genera un indotto pari a tre volte tanto, provvedimenti come quello possono servire a noi per aumentare il nostro appeal ma anche allo Stato italiano per avere un ritorno economico».

E ancora, sul Decreto Crescita «non abbiamo avuto nessuna rassicurazione, abbiamo aspettative ma questo passa da chi deve decidere queste cose. Credo che il 10/11 marzo vedrò il ministro Abodi con il viceministro Leo che ha la delega per la parte fiscale, tra le tante cose di cui parleremo questa la metto in cima all’agenda».

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