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·30 octobre 2025

Spalletti Juve, retroscena direttamente dalla Continassa: sente di avere una squadra con queste tre caratteristiche. La rivelazione

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Spalletti Juve, l’ex CT è convinto del potenziale della rosa: non vede un gruppo allo sbando, ma una base solida su cui lavorare immediatamente

L’esonero di Igor Tudor, la vittoria scaccia-crisi contro l’Udinese e l’arrivo del nuovo condottiero. La Juventus volta pagina e si affida a Luciano Spalletti, l’uomo scelto da Damien Comolli e benedetto dalla proprietà per riportare la nave in porto. L’ex CT della Nazionale è sbarcato oggi alla Continassa per la firma sul contratto e, secondo un interessante retroscena svelato da Tuttosport, la sua prima diagnosi sul gruppo che eredita è tutt’altro che negativa. Anzi, è sorprendentemente ottimista.

Spalletti Juve: una base solida da cui ripartire

Mentre gran parte della critica e dell’opinione pubblica (come Moggi, Criscitiello e altri) ha descritto nelle ultime ore una Vecchia Signora allo sbando, una squadra “senza campioni”, con un “attacco inesistente” e “mezze tacche”, Luciano Spalletti la vedrebbe in modo completamente diverso. Il tecnico di Certaldo, chiamato a una missione complessa (subentrare a ottobre), avrebbe accettato la sfida proprio perché convinto del potenziale della rosa.


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Il retroscena svelato dal quotidiano torinese è chiaroSpalletti sente di avere tra le mani una formazione solida, forte e pure ben allenata. Una valutazione che, se confermata, cambia completamente la prospettiva. Non un gruppo allo sbando da rifondare da zero, ma una squadra con un potenziale inespresso, forse bloccata psicologicamente ma fisicamente preparata dal suo predecessore.

Questa sua convinzione sarebbe nata dall’analisi attenta delle ultime partite. Anche nelle sconfitte (come quella onorevole per 1-0 a Madrid) e nei pareggi (come quello col Villarreal), la squadra ha spesso creato occasioni, mancando solo di cinismo e di equilibrio. La stessa vittoria di ieri sera contro l’Udinese, pur con Brambilla in panchina, ha mostrato giocatori di carattere (VlahovicGatti) e talento purissimo (Yildiz), pronti a reagire alle difficoltà.

Spalletti Juve: la missione non è rifondare, ma ottimizzare

La missione di Spalletti, dunque, non sarà quella di fare una rivoluzione totale, ma di agire sulla testa dei giocatori e sulla tattica. Dovrà “solo” trovare la chiave giusta, dare un’identità di gioco chiara (si ripartirà dalla difesa a 4, con il 4-3-3 o il 4-2-3-1 come moduli di riferimento) e, soprattutto, ridare fiducia a quei giocatori che si erano persi, su tutti i grandi investimenti estivi come KoopmeinersDavid e Openda.

La sua convinzione di avere una “squadra forte” è il primo, fondamentale passo per il rilancio. È anche il motivo che, con ogni probabilità, lo ha spinto ad accettare una sfida così complessa e immediata, rifiutando l’idea di essere un semplice traghettatoreSpalletti crede in questo gruppo e sa di avere il materiale umano per centrare l’obiettivo minimo della qualificazione in Champions League.

Il nuovo tecnico è arrivato oggi alla Continassa per la firma sul contratto (fino a giugno 2026, con opzione legata alla Champions). Domani dirigerà il suo primo allenamento e sabato farà il suo esordio nella delicata trasferta di Cremona. E lo farà con la convinzione di avere tra le mani non una squadra di “sbandati”, ma un gruppo solido che ha solo bisogno della guida giusta per tornare a vincitrice.

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