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·12 octobre 2025

Spalletti sulla Nazionale: «Un sogno realizzato! Ecco dove sbagliai con l’Italia»

Image de l'article :Spalletti sulla Nazionale: «Un sogno realizzato! Ecco dove sbagliai con l’Italia»

Spalletti si racconta: «La Nazionale? Un sogno, ma ho sbagliato anche io»

Luciano Spalletti, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, è tornato a parlare della sua esperienza in azzurro in occasione del Festival dello Sport di Trento. Un intervento intenso, nel quale l’allenatore ha toccato temi delicati come l’addio alla Nazionale, il caso Acerbi e le prospettive future dell’Italia verso il Mondiale.

L’addio amaro alla Nazionale

Spalletti non ha nascosto la propria amarezza per come si è conclusa la sua esperienza con la Nazionale: «Avrei preferito non fare una brutta figura. Ho sbagliato nel trasferire troppo del mio amore per il calcio, sovraccaricando i giocatori. In Nazionale serve leggerezza, serve capire come i messaggi arrivano ai calciatori. Io me lo chiedo sempre, ma forse stavolta ho sbagliato le dosi.»


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Spalletti ha ammesso che il ruolo di CT richiede un equilibrio diverso rispetto al club: «Le pressioni sono enormi, ma bisogna anche lasciare spazio alla personalità dei giocatori. La musica nello spogliatoio prima delle partite? È parte della loro leggerezza, e io devo imparare ad ascoltare anche con le loro orecchie.»

Il caso Acerbi e la responsabilità

Uno dei passaggi più delicati riguarda il caso Acerbi. Spalletti ha raccontato tutta la vicenda con trasparenza, chiarendo che l’atteggiamento del difensore non è stato quello di chi si assume le responsabilità fino in fondo: «Gli ho detto che il campo aveva parlato per lui, che lo consideravo ancora un leader. Aveva accettato, ma dopo tre giorni mi ha scritto dicendo che non sarebbe venuto più. Le cose non sono andate come lui le ha raccontate.»

Italia e futuro: «Ai Mondiali ci andremo»

Nonostante l’addio, Spalletti continua a credere nel potenziale della Nazionale: «L’Italia andrà ai Mondiali, ne sono sicuro. I giocatori sono forti, Gattuso ha trovato la quadra con due punte. Con Israele ha vinto così. Donnarumma e Di Lorenzo sono top, Bastoni è un grande, Barella può anche fare il regista. Abbiamo 20 calciatori con cui costruire qualcosa di importante.»

Infine, su Pio Esposito, giovane attaccante in crescita, Spalletti ha detto: «È uno che ti dà la sensazione di avere finalmente un padrone dentro l’area.»

Con sincerità e autocritica, Spalletti ha voluto fare chiarezza, dimostrando ancora una volta quanto sia profondo il suo legame con il calcio e con la maglia azzurra.


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