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·23 mars 2025
Spezia, Soleri: “Lascio Roma ogni weekend per stare insieme ai miei compagni. Pio Esposito? Il futuro è dalla sua parte”

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·23 mars 2025
È terminata dopo appena ventuno partite, nelle quali ha segnato cinque reti, la seconda stagione consecutiva in bianconero di Edoardo Soleri. L’infortunio rimediato a gennaio al tendine d’Achille ha obbligato l’attaccante a sottoporsi all’intervento che lo costringerà a restare lontano dal campo fino al prossimo ritiro prestagionale. Un rientro che potrebbe però avere il sapore di massima serie, visto l’attuale andamento della sua squadra, ma non si è sbilanciato più di tanto su questo il classe 1997 nell’intervista rilasciata ai microfoni di cittadellaspezia.com, dove ha speso qualche parole anche sui suoi compagni di squadra.
Ecco le sue parole
Sull’infortunio: “Da quando mi sono fatto male sono passati due mesi, dall’operazione un mese e una settimana. Avevamo provato inizialmente a seguire una terapia conservativa per evitare l’operazione, però non stava dando buoni risultati. Con l’operazione ho risolto questo problema che mi portavo da un po’ di tempo, una infiammazione su cui ho lavorato sempre sopra e che ad un certo punto è diventato un dolore troppo grande. È il mio primo infortunio grave, non ero abituato a queste situazioni e a vivere questa quotidianità, che è diversa da quanto sono abituato io solitamente. È stata una bella batosta, difficile: stare fuori è sempre molto duro psicologicamente, ma cerco di vedere le cose positivamente per prepararmi al meglio per la prossima stagione. Ci sono alti e bassi, è innegabile, quando vedi le partite vorresti essere lì ma cerco di darmi obiettivi quotidiani, settimanali e mensili per trovare l’obiettivo. Mi sto allenando per migliorare ogni volta un 1% che possa permettermi di tornare“.
Sulla squadra: “Sento sempre tutti, nei week-end quando ci sono le partite arrivo da Roma per stare con i compagni e per vivere un po’ lo spogliatoio. Facciamo spesso le videochiamate, li vedo molto determinati. C’è un’aria positiva, mi sono stati tutti vicini e ne sono felice. Faccio parte di un gruppo molto unito e i risultati che stanno arrivando sono merito di questo gruppo. L’anno scorso credo sia servito, quella salvezza conquistata in quel modo ha unito la squadra. Quando sono arrivato mi hanno accolto tutti alla grande, si è visto l’affiatamento che ci ha permesso di arrivare a questo punto a giocarcela fino alla fine“.
Sul campionato: “Non ci interessa più di tanto cosa dice la gente, devo essere sincero. Ovviamente il Pisa ha un vantaggio e la classifica dice questo, ma come gruppo preferiamo parlare alla fine, all’ultima giornata. Ad oggi siamo indietro ma dentro di noi c’è la convinzione di poter fare qualcosa di importante. Se saranno più bravi di noi gli stringeremo la mano e gli faremo i complimenti, giocandoci i playoff, ma ad oggi siamo ancora lì e finché la matematica lo permette vogliamo sognare con tutta la città“.
Sui tifosi: “Giocare al Picco ci dà una grande spinta. Con la copertura della curva mi hanno detto che si sente ancora di più il calore del pubblico, ci daranno una mano per questa volata finale“.
Su Pio Esposito: “Quando l’ho visto ho subito pensato fosse molto forte. Con la B c’entra poco, è un ragazzo d’oro, con la testa sulle spalle, che ha voglia di migliorarsi quotidianamente e penso che tutto quello che sta ottenendo se lo sia meritato attraverso il lavoro e la sua crescita. Si sta consacrando, il futuro è tutto dalla sua parte. È un attaccante forte, completo, moderno, sono convinto segnerà ancora e gli auguro di vincere il capocannoniere quest’anno e portare lo Spezia in Serie A a suon di gol“.
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