Supercoppa italiana, il momento del riscatto: a Riad per chiudere il conto aperto | OneFootball

Supercoppa italiana, fine del digiuno e voglia di rivincita: i nerazzurri ripartono da Riad per tornare ad alzare un trofeo

Ben oltre un anno e mezzo senza alzare un trofeo al cielo: un’anomalia per l’Inter, abituata negli ultimi anni a riempire la bacheca con continuità. La Supercoppa Italiana in Arabia Saudita diventa così molto più di una semplice competizione di metà stagione: è l’occasione per invertire una tendenza negativa e chiudere un cerchio rimasto aperto troppo a lungo.

Come riporta il Corriere dello Sport, l’ultima gioia nerazzurra risale infatti all’aprile 2024, quando la vittoria del campionato consegnò all’Inter il 20° scudetto e la seconda stella sul petto. Da quel momento, però, è iniziato un periodo complesso, segnato da obiettivi sfumati proprio nel momento decisivo. La ferita più profonda resta quella di gennaio 2025, quando nella finale di Supercoppa arrivò la clamorosa rimonta del Milan, capace di ribaltare il 2-0 nerazzurro in un doloroso 2-3. Una sconfitta che non solo tolse il trofeo, ma aprì un filotto negativo che accompagnò l’Inter fino all’estate, passando per il Mondiale per Club e soprattutto per la finale di Champions League persa.

Ora, però, lo scenario è diverso. L’Inter si presenta alla Supercoppa Italiana da capolista in Serie A e, inevitabilmente, da favorita tra le quattro squadre in corsa. Un ruolo che comporta responsabilità, ma anche la consapevolezza di avere qualità ed esperienza per reggere la pressione. Proprio l’esperienza è uno dei fattori chiave: lo zoccolo duro della rosa, composto da giocatori che vestono il nerazzurro da diverse stagioni, sa cosa significa vincere questa competizione. Nelle ultime quattro edizioni, infatti, l’Inter ha conquistato la Supercoppa tre volte, arrivando in finale anche lo scorso anno.

Quanto accaduto nella seconda metà della passata stagione ha inciso sul bilancio complessivo della gestione Inzaghi, che fino a Riad 2025 aveva portato a casa sette trofei in quattro anni, mantenendo l’Inter competitiva su tutti i fronti. L’appuntamento saudita diventa quindi un banco di prova fondamentale per dimostrare che quel ciclo non è concluso, ma può ancora produrre successi.

C’è anche un altro aspetto simbolico: la Supercoppa rappresenta la possibilità di togliersi di dosso un digiuno che inizia a pesare e, allo stesso tempo, di regalare il primo trofeo a Cristian Chivu da allenatore. Per l’Inter, Riad non è solo una trasferta internazionale, ma il luogo ideale per trasformare una lunga attesa in un nuovo inizio.