Supercoppa italiana, vincere è fondamentale per l’Inter. E Chivu ha un bel guaio | OneFootball

Supercoppa italiana, per la compagine nerazzurra vincere il trofeo sarebbe davvero fondamentale. E Chivu intanto ha una bella gatta da pelare

A distanza di un anno e mezzo dall’ultima grande esultanza, culminata con la conquista della storica seconda stella, l’Inter torna a sentire il profumo di un trofeo. L’occasione è la Supercoppa Italiana a Riyadh, ma il cammino verso il titolo impone ai nerazzurri di superare subito l’ostacolo più ostico: il Bologna, vera e propria “bestia nera” delle ultime stagioni.

Come evidenziato da Il Giornale, la sfida contro i felsinei non è mai banale per la Beneamata. Il club emiliano rievoca ricordi amari, a partire dal drammatico recupero del 2022 che costò lo scudetto, fino alla sconfitta in extremis dello scorso aprile. Quell’episodio, segnato dalle proteste dell’ex tecnico piacentino Simone Inzaghi per una rimessa laterale irregolare, permise al Napoli di agganciare la vetta, dando inizio alla flessione decisiva dei meneghini.

L’era Chivu e la necessità di vincere

Oggi la guida tecnica è affidata all’allenatore rumeno Cristian Chivu, ex leggendario difensore protagonista del triplete, che avverte la pressione di un ambiente affamato di successi. Per la compagine milanese, vincere la Supercoppa non è solo un desiderio, ma una necessità. In un clima di alte aspettative, fallire il traguardo da favoriti potrebbe causare danni psicologici superiori ai benefici che porterebbe il successo stesso. Battere la formazione guidata dal tecnico siciliano Vincenzo Italiano, noto per la sua filosofia di gioco propositiva, è il primo passo obbligatorio per meritarsi la finale.

Emergenza fasce: il guaio Dumfries e le soluzioni interne

Il vero grattacapo per Chivu arriva però dall’infermeria. In Arabia Saudita non ci sarà Denzel Dumfries, il potente esterno olandese pilastro della nazionale oranje. Dopo vari tentativi di terapia conservativa, la chirurgia alla caviglia sinistra è rimasta l’unica opzione percorribile, costringendo il laterale a uno stop di almeno altri due mesi.

In attesa di rinforzi dal mercato invernale, i nerazzurri dovranno affidarsi a soluzioni d’emergenza. Sulla corsia destra agirà il brasiliano Luis Henrique, talentuoso esterno arrivato dal Marsiglia, mentre a sinistra spetterà a Carlos Augusto, cursore mancino dotato di grande spinta atletica, presidiare la fascia. Per il tecnico rumeno si tratta di una prova del nove tattica: riuscire a compensare l’assenza di un “totem” come l’olandese sarà fondamentale per non interrompere il sogno del primo trofeo stagionale.