AC Milan
·20 janvier 2025
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Una sfida inedita a ogni livello in una collocazione inusuale. Torniamo in campo in Champions League, lo facciamo a gennaio e per affrontare una squadra con la quale non abbiamo precedenti: il Girona, grande sorpresa della scorsa Liga e ancora in corsa per una difficile qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Non sarà, però, la prima avversaria catalana della nostra storia. Il pensiero va naturalmente al Barcellona, e per avvicinarci al calcio d'inizio della nostra 7ª giornata abbiamo deciso di rivivere, in Time Machine, un precedente di oltre 20 anni fa, quello della stagione 2004/05.
Il 20 ottobre 2004 i rossoneri scendevano in campo forti di un ottimo avvio in Europa - percorso netto nelle prime due giornate, con le vittorie su Shakhtar Donetsk e Celtic Glasgow - e di un momento generalmente positivo, dato che la squadra di Ancelotti veniva dalle vittorie consecutive in campionato contro Lazio, Reggina e Cagliari. Risultati nel segno di Andriy Shevchenko, che dopo avere inaugurato la sua stagione con una tripletta in Supercoppa si presentava al calcio d'inizio contro i blaugrana con sei reti segnate tra Italia ed Europa. Grande sfida (anche il Barcellona è a punteggio pieno) e formazione migliore per i rossoneri: Dida tra i pali, Cafu-Nesta-Stam-Maldini in difesa; Gattuso, Pirlo e Seedorf in mediana con Kaká in appoggio alla coppia d'attacco formata da Inzaghi e, appunto, l'attaccante ucraino. Milan pimpante e aggressivo in avvio, con le occasioni sui piedi di Seedorf e Shevchenko nel quarto d'ora d'apertura, ma gli ospiti si rendono insidiosi con una traversa colpita da Larsson al 19'.
La partita cambia una volta passata la mezzora, dopo una parata a terra di Valdés sulla conclusione centrale di Pirlo. Cross di Cafú, Sheva svetta su Belletti e porta in vantaggio il Milan. La sfida resta alquanto vivace, ma quello del numero 7 rossonero resterà l'unico gol dei 90' di San Siro. Dopo qualche insidia sulle palle inattive degli ospiti, è nel secondo tempo che fioccano le opportunità. Se da un lato Shevchenko va più volte vicino alla doppietta, dall'altro Dida sale in cattedra per sventare le conclusioni di Ronaldinho e di un giovane Xavi. È di un altro futuro campione blaugrana, Andrés Iniesta, l'ultimo brivido proprio al 90': un destro di collo pieno che si stampa sulla traversa. Il triplice fischio dell'inglese Poll sancisce l'1-0 per il Milan, che per la prima volta nella sua storia batte il Barcellona a San Siro nella massima competizione europea (bissando il successo ottenuto nella Supercoppa 1989).
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