Calcionews24
·4 octobre 2025
Torino, Baroni alla Rai: «Valore della prestazione come una vittoria, andiamo avanti così!». Poi la battuta sul calendario

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Un pareggio che assume tutte le sembianze della conferma in panchina. L’avevamo detto alla vigilia: solo una prestazione convincente (unita, magari, ad un risultato utile) avrebbe potuto prolungare la permanenza del tecnico Marco Baroni sulla panchina dei granata. E così è stato, Contro la Lazio il Torino ben posizionato in campo dal tecnico classe 1963 non solo ha retto botta, ma ha pure palesato ottimi segnali di crescita. E pensare, che se non fosse stato per quel pallone mal gestito da Dembele a 120 secondi dalla fine i piemontesi rischiavano pure di vincerlo il match valido per la sesta giornata di campionato andato in scena questo pomeriggio tra le mura dello Stadio Olimpico nella Capitale. Ai margini dello stesso mister Baroni si è soffermato ai microfoni dei colleghi di Rai Radio 1, ecco il suo intervento sull’incontro terminato per 3-3 e un calendario che – in questo avvio di stagione – ha visto i suoi giocatori affrontare tutte (o quasi) le corazzate più blasonate della Serie A.
Buongiorno mister Baroni, il suo commento dopo Lazio Torino?«Dobbiamo giocare così. A parte i 7-8 minuti che abbiamo fatto di follia con l’Atalanta, la squadra a Firenze a Roma e anche a Parma… per me abbiamo fatto molto bene. La squadra è viva, la squadra crede, sta crescendo. Ma io lo sapevo, abbiamo tanti giocatori che vengono da annate dove hanno giocato poco. Oggi Asllani è alla quinta partita consecutiva ed era la bellezza di tre anni che non lo faceva, così Ngonge, così Simeone. Abbiamo tante piccole cose da sistemare, ma io credo nella squadra, credo nel gruppo! E quindi andiamo avanti. Dispiace – oggi ci brucia tantissimo – perché la partita era già fatta, era già vinta, bastava buttare via quel pallone. E’ un’ingenuità, ma di ragazzi giovani che devono crescere: e li faremo crescere».
Un calendario che non ha agevolato…«Posso confermare che ho imprecato quando è uscito il calendario (ride, ndr). Quando inizi un lavoro nuovo in una squadra nuova con tanti giocatori con un mercato che andava work in progress. Alcuni giocatori sono arrivati alla fine, altri – come ho detto prima – arrivati da situazioni in cui giocavano poco. Quindi partire col botto così e trovare nelle prime sette partite le prime sei delle prime classificate non era certo quello che uno si aspetta. Però io sono abituato a vedere nelle difficoltà delle opportunità: e questa è stata un’opportunità. Peccato che oggi non abbiamo portato via la vittoria, altrimenti in meno di un mese avremmo vinto due volte a Roma. Però prendo il valore della prestazione come una vittoria; quindi ci dobbiamo tenere questo valore».
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