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·26 décembre 2025
Toth Juventus, gli occhi di Comolli sul nuovo talento del calcio ungherese: in patria lo paragonano a Calhanoglu! Tutti gli aggiornamenti

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La strategia di mercato della Juventus, orchestrata dal direttore dell’area tecnica Damien Comolli, sembra sempre più orientata verso la ricerca di talenti emergenti e sostenibili, capaci di garantire qualità tecnica senza gravare eccessivamente sui bilanci societari. In questa sessione invernale, dove le opportunità vanno colte al volo, il nome nuovo che sta scalando le gerarchie nei taccuini degli osservatori bianconeri è quello di Alex Toth. Il centrocampista ungherese, classe 2005 in forza al Ferencváros, rappresenta il classico colpo a sorpresa in stile Comolli: un profilo giovane, tecnicamente dotato e ancora fuori dai radar delle grandi aste internazionali.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, gli scout della Vecchia Signora sono rimasti stregati dalle geometrie del ragazzo. Per movenze, visione di gioco e capacità balistiche, Toth viene accostato insistentemente a Hakan Calhanoglu. Un regista moderno, capace di dettare i tempi della manovra e di rendersi pericoloso sui calci piazzati, caratteristiche che mancano tremendamente all’attuale centrocampo a disposizione di Luciano Spalletti. L’allenatore toscano, alla costante ricerca di fosforo e palleggio in mezzo al campo, avrebbe dato il suo benestare all’approfondimento della trattativa, intrigato dalle potenzialità di un ragazzo che in patria considerano un predestinato.
Dal punto di vista economico, l’operazione si presenta decisamente invitante. Il cartellino del ventenne è considerato piuttosto accessibile, con una valutazione che rientrerebbe perfettamente nei parametri di spesa fissati dalla proprietà per il mercato di riparazione. Tuttavia, non mancano le perplessità. Il dubbio principale che frena l’accelerata decisiva riguarda l’assenza quasi totale di esperienza ad alti livelli. Toth non ha ancora calcato palcoscenici probanti e gettarlo nella mischia in un campionato tattico e difficile come quello italiano potrebbe rappresentare un rischio calcolato ma pur sempre elevato. Comolli dovrà dunque valutare attentamente se il talento cristallino dell’ungherese basterà a compensare la mancanza di malizia necessaria per imporsi subito in bianconero.









































