PianetaChampions
·11 septembre 2025
đ„ Tudor: âContro lâInter la posta vale piĂč di tre punti. Scudetto? Possiamo lottare per vincerlo. VlahovicâŠâ

In partnership with
Yahoo sportsPianetaChampions
·11 septembre 2025
Igor Tudor, allenatore della Juventus, Ăš intervenuto ai microfoni di DAZN per parlare della sua esperienza in bianconero e del Derby dâItalia.
Questo quanto ripreso da tuttojuve.com:
âPer me la Juventus rappresenta veramente una parte della vita, mi ha costruito tanto come persona e anche nel lavoro di mister. Se posso dire personalmente la Juve Ăš una parte di me. Arrivo da giocatore? La Juve in quegli anni vinceva in Champions, era una cosa irreale â ha detto il croato. Era una molto particolare vedere Zidane allenarsi solo in un campo con gente che lo preparava. Sono cose che a me sono rimaste di quegli anni lĂ . Portavamo sempre la porta noi e anche i palloni noi. Adesso sono in 30 a portare la porta e i palloni. Tempi diversi. Adesso Ăš molto piĂč difficileâ.
âVoglio parlare di Birindelli, Pessotto, Montero, Ferrara e Del Pieo. Alex si arrabbiava molto se si perdeva anche solo la partitella in allenamento. Il famoso stile Juventus. Io nella vita faccio sempre la stessa cosa, insegno con i fatti e con gli esempi. Poche parole e coerenza di non girare la testa quando qualcuno sbaglia. Stare sempre sul pezzo in allenamento, la partita Ăš la cosa piĂč facileâ.
âBremer ha unâimportanza enorme sotto tutti i punti di vista: come giocatore e come leader. Lo spogliatoio ha bisogno di lui e del suo carisma. Ă un ragazzo buono come il pane, si mette sempre a disposizione. Con Ferrara e Montero sarebbe stato titolare? A due forse no, ma a tre si (sorride, ndr)â.
âPresente in panchina? Bellissime sensazioni, perchĂš io ho giocato poco da calciatore, ho smesso presto per i problemi alle caviglie. Ho sempre avuto questa cosa di non aver dato tutto quello che potevo e da quando ho iniziato ad allenare a 31 anni ho sognato di allenare la Juventus, mi sentivo in debito con questo clubâ.
âDerby dâItalia? Questa partita vale piĂč di tre punti, a me viene piĂč facile preparare queste partite qua. LâInter Ăš una grande squadra, giocatori giĂ maturi, che arrivano con un bagaglio importante. Noi ci giochiamo le nostre carte, vogliamo andare con i nostri punti di forza e lavorare sui punti deboli. Poi vediamo chi sarĂ â.
âĂ ovvio che questa squadra puĂČ lottare per vincere lo scudetto. Io allâinizio di stagione in un paio di riunioni ho parlato della possibilitĂ di vincere il campionato e degli obiettivi, poi chiudo la porta e non ne parlo piĂč per tutta la stagione. Io parlo solo di cose concrete perchĂš parlare di obiettivi non serve, bisogna raggiungerli non parlarneâ.
âQuella di Vlahovic una situazione molto particolare la sua con il contratto in scadenza. Gli farĂ molto bene, ha 25 anni, si sta ancora costruendo come persona. Le migliori annate sono davanti a lui, Ăš a metĂ della sua carriera. Giocatore forte, Ăš stata importante la sua crescita e lâha fatto da solo, ha trovato la forza di essere concentrato e sul pezzo in un momento super difficile. Io provo a dargli amore quando gli serve amore, e quando gli serve il bastone gli do il bastoneâ.