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·20 janvier 2025
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L’indagine della Procura di Udine sul fronte scommesse, legata al cartellino giallo ricevuto da Maduka Okoye durante Lazio-Udinese dell’11 marzo 2024, si allarga.
Oltre al portiere nigeriano e al ristoratore Diego Giordano, frequentato da numerosi giocatori dell’Udinese, sono coinvolti anche l’imprenditore Mario Bordon e Zhang Lingling, titolare del punto Snai di Udine da cui è partita la segnalazione di flussi di scommesse anomali.
Il ruolo del punto Snai e delle anomalie L’allarme è scattato grazie a un algoritmo che ha evidenziato un flusso anomalo di puntate sull’ammonizione di Okoye, un evento statisticamente raro per un portiere, specialmente nelle circostanze di quella partita. L’agenzia incriminata si trova in viale Tricesimo, distante dalla pizzeria Biffi di Giordano, dove si sarebbe svolta, secondo gli inquirenti, una presunta intesa verbale tra il giocatore e il ristoratore.
Perquisizioni e collaborazione di Okoye Poco prima di Natale, la Procura ha disposto la perquisizione dell’abitazione di Okoye e del suo armadietto presso il centro sportivo dell’Udinese. Secondo il suo avvocato, Maurizio Conti, «non è stato trovato nulla di significativo, solo oggetti personali come guanti e scarpette da calcio».
Okoye, dal canto suo, si è mostrato collaborativo, consegnando spontaneamente il cellulare per le analisi delle chat e dei conti bancari. Gli inquirenti stanno cercando tracce di ricevute di giocate e possibili prove di combine, mentre i legali del portiere attendono gli atti ufficiali per preparare la difesa.
L’Udinese in attesa Anche l’Udinese segue con attenzione l’evolversi della vicenda, ribadendo la fiducia nel portiere ma attendendo che le indagini facciano il loro corso.
Con il coinvolgimento di quattro indagati e ulteriori accertamenti tecnici in corso, l’inchiesta potrebbe presto arricchirsi di nuovi dettagli e potenziali sviluppi.
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