Udinese Lazio, il passato di Sarri ritorna: a Udine una sfida dal sapore di rivincita! Il tecnico ritrova i bianconeri dopo le dimissioni del marzo 2024 | OneFootball

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·25 décembre 2025

Udinese Lazio, il passato di Sarri ritorna: a Udine una sfida dal sapore di rivincita! Il tecnico ritrova i bianconeri dopo le dimissioni del marzo 2024

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Udinese Lazio, a marzo 2024 la sconfitta che portò alle dimissioni al presente europeo: ora il Comandante ritrova i friulani

Il passato torna a bussare alla porta di Maurizio Sarri. Prima di salutare il 2025, la Lazio è attesa dalla trasferta contro l’Udinese guidata da Kosta Runjaic, una partita che riporta inevitabilmente alla mente ricordi tutt’altro che piacevoli per l’ambiente biancoceleste.

Proprio i friulani, allora allenati da Cioffi, furono infatti l’ultima avversaria affrontata dalla Lazio nel primo ciclo di Sarri. L’11 marzo 2024, la sconfitta casalinga per 1-2 all’Olimpico segnò il punto di rottura definitivo: poche ore dopo arrivarono le dimissioni del tecnico toscano, deciso a scuotere un gruppo arrivato a un punto di non ritorno, anche per ragioni personali.


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In quella gara Sarri non era in panchina a causa di una squalifica. Questa volta, invece, sabato 27 dicembre alle ore 18:00, il Comandante siederà regolarmente a bordocampo al Blue Energy Stadium, pronto a vivere la sfida anche come una rivincita simbolica. Dopo l’addio, la guida tecnica passò prima a Giovanni Martusciello, capace di battere il Frosinone nella sua unica gara da allenatore ad interim, e poi a Igor Tudor. Il resto è storia recente del club.

Oggi, però, lo sguardo è rivolto esclusivamente al presente. La Lazio vuole consolidare la propria corsa europea e non può permettersi passi falsi, nonostante le difficoltà lontano dall’Olimpico: in stagione sono soltanto due le vittorie esterne. Un dato che pesa, ma che non può trasformarsi in un alibi.

Con il mercato di gennaio alle porte e la possibilità, quasi inattesa, di operare senza restrizioni, Sarri e la sua squadra sanno che servono risposte immediate sul campo. Vincere a Udine significherebbe molto più di tre punti: sarebbe un segnale di maturità, una spinta verso l’Europa e un modo per chiudere definitivamente i conti con le ferite del passato, guardando solo avanti.

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