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·6 juillet 2025
Verona, la notte che unisce leggenda e futuro

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Secondo quanto riportato da L'Arena, la connessione tra l’Hellas Verona e i suoi tifosi si è rinnovata ancora una volta grazie all’evento “Per sempre voleremo in alto”, celebrato come da tradizione all’antistadio Guido Tavellin. Una serata che va oltre la semplice passione sportiva, diventando occasione di ricordo e unione tra diverse generazioni di sostenitori e protagonisti del passato gialloblù.
Nell’affollata giornata, a fianco dei supporter, hanno fatto ritorno alcune leggende amare dal popolo veronese: Luca Toni, Giampaolo Pazzini, Diego Caverzan, Mimmo Maietta e Dario Biasi. Protagonisti che, pur avendo chiuso da tempo la loro avventura in campo, si sono presentati per omaggiare la storia e quegli amici di curva scomparsi troppo presto, celebrati ogni anno dal 2015 con cori e striscioni.
Luca Toni, reduce da quarantaquattro primavere e sempre al centro dell’entusiasmo della piazza, si è detto felice di partecipare: “Un piacere esserci, anche e soprattutto per ricordare i ragazzi che ci hanno lasciato”. Toni ha sottolineato ancora una volta il valore degli anni vissuti sotto l’Arena: “Anni fantastici quelli di Verona, per la mia carriera e per la mia famiglia. Sono stato apprezzato in campo e fuori, e questo ti gratifica col tempo”. Il suo sguardo si è poi rivolto al futuro sotto la nuova proprietà: “Mi auguro che con questa nuova società ci sia una giusta programmazione. Che si possa insomma costruire qualcosa di importante. La piazza c’è, legata ai risultati ma, prima di tutto, alla maglia”.
Al suo fianco, Giampaolo Pazzini, sempre molto seguito dai tifosi, ha condiviso la soddisfazione per l’accoglienza ricevuta: “Bellissimo percepire il calore dei tifosi, stupendo il mio periodo al Verona”, prima di scherzare su un ipotetico ritorno in campo. L’atmosfera generale era quella di una comunità compatta: tra partite organizzate sul campo, selfie, cori e ricordi, si sono intrecciati momenti di nostalgia e forte senso di appartenenza.
Anche Mimmo Maietta, uno dei capitani più ricordati, ha sottolineato questo legame: “Un brivido continuo, una connessione infinita fra me e questa città”. Dario Biasi e Diego Caverzan hanno partecipato con discrezione e naturalezza, confermando quel sentimento di famiglia allargata che distingue il popolo di fede gialloblù.
Serate come questa ribadiscono il valore delle radici e la capacità dell’Hellas Verona di mantenere un filo diretto tra passato e presente. In città, tra i sostenitori di ogni età e gli eroi di ieri, la maglia scaligera continua a rappresentare molto più di una semplice squadra di calcio.
Fonti: L’Arena.
Photo by Diego Puletto/Getty Images