PianetaBari
·26 juillet 2025
Verreth: “Mi ha convinto il progetto del Bari, mai avuto dubbi. Punizioni? Spero di segnarne qualcuna”

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·26 juillet 2025
Arrivato a parametro zero dopo il fallimento del Brescia, Matthias Verreth è uno degli acquisti più interessanti dell’estate del Bari. Il centrocampista ventisettenne, in diretta dal ritiro di Roccaraso, ha parlato delle sue prime settimane biancorosse ai microfoni di RadioBari. Di seguito le sue parole. Clicca qui per le ultime su Henderson
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Verreth ha inizialmente parlato della scelta Bari: «Mi ha convinto il progetto, tutti conosciamo Bari, è un grande club italiano. Le mie idee erano chiare, volevo restare in Serie B e quando il Bari ha fatto l’offerta, non ho avuto dubbi, ho capito la fiducia che il club ha riposto in me. Sono molto orgoglioso di essere qui, spero di fare un grande campionato. I miei obiettivi sono quelli di fare gol e assist, aiutare la squadra».
Il belga ha parlato delle sue caratteristiche: «Sono forte sui passaggi, lunghi e corti. Sono bravo a tirare, fare gol e battere le punizioni. Spero di segnarne qualcuna anche a Bari (ride, ndr). Sul ruolo per me è uguale, sia play che in un centrocampo a due. Caserta vuole farmi giocare come play, davanti alla difesa, ma a me piace in generale un centrocampo mobile. Quando consocerò la squadra certamente sarò in grado di essere un punto di riferimento. I miei modelli? Xavi e Busquets. Loro due per posizione e qualità».
L’ex Brescia svela un retroscena sulla conoscenza in passato con Gaston Pereiro: «Ho fatto qualche allenamento con lui al PSV, ma non abbiamo giocato insieme perché giocavo in Primavera e lui era in prima squadra. In quella squadra c’erano tanti giocatori forti. Gaston lo conosco un pò, come Dickmann e Moncini che mi stanno aiutando. Posso portare nello spogliatoio personalità. Tecnicamente invece, passaggi e palle lunghe. Ho trovato un clima felice dentro lo spogliatoio, è un gruppo di amici che lavora tanto anche se stiamo faticando molto».
Verreth conclude parlando della Serie B: «Qui tutte le squadre sono vicine, c’è tanto equilibrio, la classifica è corta sia in basso che in alto. In Italia c’è molta intensità, a differenza dell’Olanda dove il focus è solo sull’attaccare. In Italia c’è più tattica, molta più attenzione alla difesa».
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