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·23 octobre 2025
Verso FCSB-Bologna, Mutu alla GdS: “Steaua? Squadra offensiva, ma soffre il pressing alto”

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·23 octobre 2025
A poche ore dalla sfida di Europa League tra FCSB e Bologna, Adrian Mutu svela i “segreti” del club romeno ai microfoni della GdS
A poche ore dalla sfida di Europa League tra Steaua Bucarest e Bologna, in programma oggi giovedì 23 ottobre alle 18.45 italiane (le 19.45 locali), Adrian Mutu – icona del calcio romeno – ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
L’ex Juve, nel corso della sua lunga intervista, si è concentrato sulla Steaua Bucarest di Charalabous, una squadra che conosce molto bene. Inoltre, l’ex attaccante della nazionale della Romania ha poi fatto il punto sul percorso di Vincenzo Italiano, allenatore da lui molto apprezzato e che ha fatto un lavoro che “non è da tutti” – si legge dal quotidiano.
Mutu, i punti deboli dello Steaua Bucarest: “Col pressing alto possono faticare”
L’ex attaccante di Juventus, Chelsea e Fiorentina tra le altre, oggi al lavoro con le Academy giovanili, ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha raccontato i pregi, ma anche i difetti, della FCSB, il prossimo avversario del Bologna in Europa League.
È una squadra offensiva che cerca di imporre il ritmo – spiega Adrian Mutu – ma non sempre riesce a tenere la stessa intensità per 90’. Ama il possesso ma a volte si apre troppo dietro”. Sono certo che se il Bologna riesce a fare la partita che sa fare, ovvero pressing alto, ritmo e qualità nel palleggio, la Steaua soffre
I punti deboli dello Steaua Bucarest: “Col pressing alto possono faticare”. BolognaSportNews (Photo by Massimo Paolone/LaPresse)
Nella seconda parte dell’intervista, Adrian Mutu si sofferma anche su Vincenzo Italiano. L’attuale allenatore del Bologna, per questa partita non in panchina a causa di una polmonite (in Romania dirigerà la squadra il suo vice Daniel Niccolini), risulta essere molto apprezzato dall’icona del calcio romeno, che conosce personalmente l’allenatore siciliano.
Conosco Italiano. È uno che vive di calcio, che lavora tanto, tantissimo. Alla Fiorentina ha fatto un lavoro straordinario, anche se non tutti l’hanno capito fino in fondo. Ha portato la squadra a due finali europee e una di Coppa Italia, non è poco. Non è da tutti. A me piace perché ha idee chiare, coraggio e non scende a compromessi. Vuole giocare il suo calcio, sempre. A volte questo comporta rischi, subisci qualcosa dietro, ma è così che cresci come squadra. A Firenze, forse, non tutti hanno apprezzato quanto ha fatto. Lì si pretende tanto, subito, e si dimentica presto. Ma lui ha lasciato un’impronta. Con il Bologna Vincenzo ha trovato un ambiente che lo segue, che lo rispetta, e infatti ha vinto la Coppa Italia. Non è un caso. È uno che costruisce, non che improvvisa. In due parole: mi piace, e se continua così, farà ancora più strada.
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