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·31 juillet 2025
Vlahovic Juve: Comolli rivela le intenzioni del club per il futuro del serbo! Decisione presa dopo il colloquio negli USA, ecco cosa succederà

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·31 juillet 2025
Intervistato dalle tv, il direttore generale Damien Comolli ha parlato così di Dusan Vlahovic, sempre più lontano dal calciomercato Juve.
VLAHOVIC – «Abbiamo avuto un colloquio molto positivo negli Stati Uniti, siamo arrivati alla conclusione che se ci sarà un’ottima opportunità per lui come calciatore e per noi finanziaria, si può arrivare alla cessione».
Il futuro di Dusan Vlahovic è un rebus che blocca l’intero calciomercato della Juventus. A poco più di un mese dalla chiusura delle trattative, la situazione del centravanti serbo è in una fase di stallo totale, un braccio di ferro tra il club, il giocatore e un mercato che al momento non offre soluzioni. Per la Vecchia Signora, la sua cessione è una necessità economica, ma le condizioni attuali la rendono un’impresa quasi impossibile.
Il cuore del problema è il contratto “monstre” che lega Vlahovic alla Signora fino al 2026. Nella stagione che sta per iniziare, il suo stipendio raggiungerà la cifra insostenibile di 12 milioni di euro netti. Un importo che la Juve non può più sostenere e che, al tempo stesso, spaventa ogni possibile acquirente.
Nonostante sia fuori dal progetto tecnico di Igor Tudor, trovare un nuovo club è complicato. La richiesta della Juve per il cartellino è di almeno 20-25 milioni di euro per evitare una minusvalenza, ma nessun club si è ancora fatto avanti con un’offerta concreta, soprattutto a causa dell’enorme ingaggio da garantire al giocatore.
L’unica squadra che resta concretamente alla finestra è il Milan di Massimiliano Allegri, suo grande estimatore. I rossoneri, però, giocano una partita d’attesa, sperando in una rottura che possa portare a una cessione a condizioni di favore.
La situazione è un vicolo cieco: la Juve ha bisogno di vendere, ma non vuole svendere, e Vlahovic non intende rinunciare al suo ricco contratto. Il rischio di iniziare la stagione con un “separato in casa” da 12 milioni netti è sempre più concreto.