Cagliarinews24
·16 November 2024
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Enrico Albertosi ha fatto la storia con il club sardo arrivano a collezionare la bellezza di 227 presenze oltre allo scudetto vinto nella stagione 1969-70. L’ex portiere del Cagliari ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva per CagliariNews24 relativamente ai rossoblù, all’allenatore Davide Nicola e non solo. Le sue parole:
Cosa ne pensa della partita pareggiata alla Domus con il Milan? È stata una prestazione convincente da parte del Cagliari dopo gli ultimi risultati?«Ho visto un Cagliari diverso con il Milan, ha fatto una buona partita anche se è una squadra che ha ancora dei problemi difensivi. Al contrario sembra che abbia risolto i problemi in attacco nonostante abbiano segnato un difensore ed un centrocampista. E’ stato Zappa a risolvere la situazione con i rossoneri ma comunque sembra un Cagliari in ripresa».
Davide Nicola sta dimostrando di avere il polso della situazione. Che idea si è fatto del tecnico piemontese?«Nicola è un allenatore vecchio stampo, uno di quelli che conosce il calcio a menadito, uno di quelli che sa tenere la squadra in mano. Lui è quello che ci vuole per una squadra come il Cagliari che lotta per non retrocedere».
Sig. Albertosi lei è stato un grande portiere. Nell’ultima partita c’è stato un avvicendamento tra i pali tra il titolare Scuffet ed il suo secondo Sherri. Pensa che l’alternanza tra i due possa giovare al Cagliari?«Io non ho mai creduto nell’alternanza tra i portieri, ci dev’essere un titolare ed una riserva. Logicamente se il primo continua a sbagliare subentra il secondo, però vedendo il primo gol subito contro il Milan ho delle remore per com’è uscito su Leao. Io Sherri non lo conosco e bisogna dargli il tempo, almeno 3 o 4 partite, per vedere come si comporta. Scuffet ha alternato buone partite ad altre veramente brutte per cui era logico che Nicola prendesse la decisione di dargli un po’ di riposo per far giocare Sherri».
I rossoblù stanno mostrando di non temere le big del campionato come dimostrano su tutte le partite contro Milan e Juventus. Può essere un elemento determinante nella corsa per la salvezza?«Si, una squadra come il Cagliari non ha niente da perdere se viene sconfitta da Juventus, Milan o Inter. I rossoblù devono giocare la loro partita contro le big e, dato che non sono gli ultimi arrivati, c’è anche la possibilità di pareggiare com’è successo a Torino e a Cagliari con il Milan. In alcuni casi si potrebbero a addirittura vincere queste partite ma l’importante per la squadra di Nicola è battere le squadre più piccole. In questi casi sicuramente il Cagliari troverà delle difficoltà perché sono squadre che come lei lottano per non retrocedere e che danno sempre il massimo, soprattutto in caso devono riuscire a fare risultato!».
Dopo la sosta il Cagliari andrà a Genoa per un fondamentale scontro diretto. Secondo lei può riuscire il colpo esterno agli uomini di Davide Nicola?«Io mi auguro che si possa vincere contro il Genoa, è una partita difficilissima perché loro quando giocano in casa vengono trascinati dall’entusiasmo del pubblico. Ultimamente la squadra di Gilardino non sta facendo bene, sta creando pochissime occasioni da gol ed ha delle difficoltà. Io mi auguro che continui ad averle contro il Cagliari».
La lotta per lo scudetto mai come in questo momento vede coinvolte diverse squadre. Chi pensa che sia la favorita per la vittoria finale? L’Inter resta la favorita o le inseguitrici potrebbero avere una marcia in più quest’anno?«La scudetto è difficilissimo da conquistare quest’anno, ci sono tante squadre più o meno equilibrate e la dimostrazione arriva dal fatto che sono 6/7 nel giro di 3 punti. Anche le cosidette piccole come l’Atalanta dimostrano di giocare un grande calcio, forse tra quelle in lotta per lo scudetto loro sono quelli che giocano meglio. Per questo penso sia difficile fare una previsione circa il vincitore finale. L’Inter è la squadra migliore della Serie A come giocatori e sistema di gioco per cui, anche se non è più quella dell’anno scorso, ha comunque dei grandi giocatori che sapranno sicuramente riprendersi. La squadra di Inzaghi è lì che lotta per vincere il campionato per cui io penso che siano davvero quelli da battere!».
Dopo l’Europeo giocato sottotono ora l’Italia di Luciano Spalletti sembra aver invertito la rotta. Qual è secondo lei il motivo della svolta degli Azzurri?«E’ difficile dire quale sia non essendoci dentro, secondo me Spalletti ha il merito di aver rifondato la squadra con dei giovani bravi che nessuno aveva mai chiamato in Nanzionale. Il C.T. ha insistito con Retegui che è davvero un bravo centravanti, ha chiamato Maldini e Cambiaso che sono giovanissimi, anche per quanto riguarda centrocampo ha chiamato giocatori giovani e bravi! Diciamo che non ha paura di farli giocare, loro sono il futuro della Nazionale italiana. Bisogna dargli spazio come fanno anche in altre squadre, non può contare solo il risultato. Certamente ha la sua importanza però bisognava rifondare una squadra che non era riuscita a conquistare l’Europeo ed addittura che non si era qualificata ai Mondiali. E’ chiaro che era necessario fare qualcosa!».
Si ringrazia Enrico Albertosi per la gentilezza e la cordialità mostrata nel corso di questa intervista
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