🤔 Angelozzi: “Non mi capacito delle difficoltà del Bari. Frosinone? 8 degli attuali titolari li portammo l’anno scorso…” | OneFootball

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·19 November 2025

🤔 Angelozzi: “Non mi capacito delle difficoltà del Bari. Frosinone? 8 degli attuali titolari li portammo l’anno scorso…”

Gambar artikel:🤔 Angelozzi: “Non mi capacito delle difficoltà del Bari. Frosinone? 8 degli attuali titolari li portammo l’anno scorso…”

Intervenuto alla Gazzetta del Mezzogiorno in vista di Bari-Frosinone, Guido Angelozzi, attuale direttore dell’area tecnica del Cagliari, ha parlato da doppio ex in vista del confronto del San Nicola. Ecco quanto raccolto da PianetaBari.com:

«Non mi posso nascondere. Sono piazze a cui sono legatissimo, per motivi diversi. Bari, una grande città. Lì da voi ho tanti amici e quando il lavoro mi dà tregua mi piace fare qualche bella rimpatriata. Frosinone è una città di 50 mila abitanti, una grande famiglia. E una società di livello».


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 «Al San Nicola potrebbe scapparci una gara interessante. Il dopo retrocessione è difficilissimo da gestire e chi fa calcio lo sa bene. Però era stato fatto un grande lavoro sul mercato insieme al mio staff. 8/11 della squadra titolare faceva parte della rosa già un anno fa. E i risultati si vedono. Sono felice che stiano andando bene. Il Frosinone ha calciatori bravi e una bella mentalità. Nel Bari ci sono tanti calciatori validi. E non è un pensiero soltanto mio. Quando si cambia tanto bisogna avere pazienza. Ero convinto che il Bari sarebbe stato tra le protagoniste. Guardo la rosa e non mi capacito di certe difficoltà».

«Castrovilli? Mi è piaciuta la scelta di ripartire dal Bari, la sua squadra del cuore. Però non è facile. La B è durissima, a maggior ragione per chi come lui viene da stagioni complicate. Gaetano ha avuto tanta sfortuna anche se prima dell’infortunio era riuscito a mostrare il suo talento nella Fiorentina, fino a meritare la convocazione azzurra e il trionfo agli Europei con la nazionale guidata da Roberto Mancini. Anche per lui vale la questione del tempo e dalla pazienza. Il suo talento è pazzesco. E il talento non muore mai».

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