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·21 September 2025
Arbitri, dal 2026/27 rivoluzione in Serie A e B: nasce una società indipendente sul modello inglese

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·21 September 2025
Il mondo arbitrale italiano si prepara a una trasformazione epocale. Dalla stagione 2026/27, infatti, i direttori di gara di Serie A e Serie B non faranno più parte dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), ma saranno gestiti da una nuova società indipendente, finanziata da Leghe e FIGC. Una vera rivoluzione che riprende il modello inglese della PGMOL, nata nel 2001 per la Premier League.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, l’idea nasce da Gianluca Rocchi, attuale designatore della CAN A, che dovrebbe assumere un ruolo di vertice nella nuova struttura. Al termine della stagione Rocchi lascerebbe infatti il posto a Daniele Orsato, pronto a guidare la CAN.
Il progetto è stato discusso in un incontro tra il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, e i rappresentanti degli arbitri: Guida per i direttori di gara, Mazzoleni per i VMO (i Var professionisti) e Meli per gli assistenti. L’obiettivo è garantire maggiore autonomia economica e organizzativa, riducendo le tensioni che nelle ultime settimane avevano portato i fischietti a minacciare uno sciopero bianco, rifiutandosi ad esempio di effettuare il VAR announcement.
Come funzionerà la nuova società arbitrale
Il nuovo organismo sarà sostenuto finanziariamente da Serie A, Serie B e FIGC, che pagheranno per il servizio. Oltre alla gestione delle designazioni e della formazione, la società avrà il compito di far crescere nuovi arbitri professionisti e di integrare figure esterne, come ex giocatori ed ex allenatori, nelle valutazioni strategiche.
Un modello molto simile a quello già attivo in Inghilterra, dove Howard Webb guida la PGMOL coordinando 162 arbitri e oltre 350 assistenti, con 20 professionisti a tempo pieno e 84 a contratto.
Le prime concessioni agli arbitri italiani
Nell’attesa della riforma, i direttori di gara hanno già ottenuto alcune garanzie economiche immediate:
Pagamento del gettone partita separato dal rimborso spese.
Anticipo fatturazione nei mesi di settembre, dicembre e marzo (in precedenza era fissata a novembre, marzo e giugno).
Calcolo del TPR/TFA in base all’anzianità.
Non mancano però le criticità: le sezioni locali dell’AIA hanno ricevuto solo l’87% del budget previsto, con un taglio del 13% che non verrà più coperto.
Un cambiamento storico per il calcio italiano
L’uscita degli arbitri di Serie A e B dall’AIA rappresenta un vero e proprio scisma. Se da un lato c’è la volontà di professionalizzare ulteriormente la categoria, dall’altro resta da chiarire l’impatto per i direttori di gara delle serie minori, che continueranno a dipendere dall’AIA tradizionale.
L’Italia si avvia così verso un sistema più moderno e vicino agli standard europei. Resta da capire se questa svolta porterà davvero maggiore trasparenza, equità e serenità nel rapporto tra arbitri, club e tifosi.
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