Calcionews24
·11 Oktober 2025
Atalanta, ‘ivanizzazione’ in corso: così Juric sta plasmando la Dea. Tutte le mosse

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Il processo di “ivanizzazione” dell’Atalanta sta procedendo spedito e con risultati tangibili. Sotto la guida di Ivan Juric, alla sua prima stagione sulla panchina nerazzurra, la squadra sta prendendo una fisionomia ben definita: un undici pratico, intenso e organizzato, che ha subito una sola sconfitta in otto gare ufficiali (contro il PSG in Champions League) e rimane imbattuto in campionato con 2 vittorie e 4 pareggi in 6 partite. Ecco l’analisi odierna de La Gazzetta dello Sport, partendo dal presupposto che Juric si dice «molto soddisfatto», pur riconoscendo che manca «qualche punto per essere ancora più in alto». Ma le sensazioni sono positive, e l’Atalanta sembra avere tutti gli strumenti per continuare a stupire.
Juric ha intelligentemente inserito le sue idee in un sistema di gioco già collaudato, che conosceva benissimo. Si nota un possesso palla gestito secondo i desideri del tecnico croato, una costruzione dal basso identitaria e una ricerca della profondità in maniera abbastanza diretta. L’Atalanta di Juric è un esempio di compattezza e intensità, dove tutti attaccano e difendono. Fin da subito, l’allenatore ha fatto ricorso a rotazioni programmate per comprendere a fondo la qualità e la profondità della rosa, utilizzando già tutti i giocatori a disposizione (esclusi i portieri di riserva e gli infortunati Bakker e Kolasinac). Queste rotazioni si sono ampliate a causa degli infortuni, ma la pausa nazionali si rivelerà cruciale per uscire dall’emergenza e ritrovare una rosa ancora più strutturata.
A Zingonia si lavora senza sosta per farsi trovare pronti alla ripresa. Scalvini, Zalewski e Kossounou dovrebbero essere subito disponibili per la convocazione, mentre per Scamacca il giudizio è più cauto, con l’idea di reintrodurlo solo quando sarà “sicuro”. In più, De Ketelaere – convocato dal Belgio – dovrebbe rientrare in Italia pienamente ristabilito, ampliando le opzioni in attacco.
Juric sta dimostrando coraggio e pragmatismo, premiando il lavoro quotidiano e le qualità dei giocatori, a prescindere dall’età e dall’esperienza. Honest Ahanor (2008) e Lorenzo Bernasconi (2003) sono entrati stabilmente nel giro dei titolari, rispondendo bene con qualità e personalità. Questa armonia è possibile anche grazie alla completa sintonia tra Juric, il club e tutti i dirigenti, in primis l’AD Luca Percassi e il DS Tony D’Amico. I giocatori, riconoscendo la cultura del lavoro e la competenza del tecnico, lo seguono con autorevolezza, alimentando un dialogo costante.
L’unico neo recente è l’ammonizione di Ademola Lookman durante la partita della Nigeria contro il Lesotho (vittoria 2-1). Un giallo pesante che gli farà saltare la decisiva partita contro il Benin, complicando la corsa alla qualificazione Mondiale per la sua nazionale e potenzialmente permettendo all’Atalanta di riaverlo prima per la ripresa del campionato.
Langsung