PianetaSerieB
·26 November 2024
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L’ex allenatore del Bari, Bortolo Mutti, ha parlato ai microfoni di tuttobari.com per commentare la vittoria dei biancorossi contro il Cittadella:
“Diciamo che è un momento positivo. La squadra è in piena zona play-off, ha una buona continuità di risultati dopo questa vittoria con il Citadella, che segue la vittoria di Salerno dopo una serie di pareggi; per cui c’è una crescita che fa mi sperare. Intravedo un Bari che può consolidare la posizione nei play-off e migliorarla, anche se per la promozione diretta vedo qualche squadra più attrezzata, come il Pisa, lo Spezia e il Sassuolo. Però bene, è un Bari che sicuramente fa mi sperare”.
“Con il Cittadella non puoi compromettere sul 3-0 una partita che avevi dominato nel primo tempo, rischiando di non vincere. Sicuramente a livello mentale, a livello di concentrazione, il Bari non può permettersi queste rimonte e mettere a rischio certi risultati. Per cui è un percorso su cui il mister e la stessa squadra devono andare a creare delle migliorie, anche a livello psicologico, di mentalità, di compattezza in certi momenti della gara, dove magari lasciare perdere il gioco o certe situazioni per concentrarsi di più sulla fase difensiva. Sono equilibri che non devi mai dimenticare e su cui devi sempre lavorare”.
“Longo? Sicuramente è un allenatore che ha consolidato una buona esperienza e che conosce molto bene la categoria. È chiaro che certi momenti per noi allenatori sono altalenanti, e questo fa parte del percorso di tutti gli allenatori. Io penso che Longo abbia le capacità e l’entusiasmo per poter fare bene a Bari. È una piazza esigente, è una piazza stimolante, per cui le motivazioni lì non ti possono mancare. C’è la pressione giusta, c’è una società forte, per cui credo che ci siano tutti quei presupposti, anche per Longo, per far bene come ha fatto in altre circostanze. Il ruolo dell’allenatore è sempre un ruolo molto altalenante. È chiaro, se alleni la Juve, l’Inter, hai dei percorsi sempre molto positivi, perché hai in mano le Ferrari. A volte purtroppo la Ferrari l’allenatore non ce l’ha e deve effettivamente far virtù di quello che ha a disposizione“.