Belgio, Rudi Garcia su De Bruyne: “Un fuoriclasse assoluto, felice che abbia scelto il Napoli”. Su Lukaku… | OneFootball

L’arrivo di Kevin De Bruyne al Napoli continua a far discutere e a suscitare commenti autorevoli nel mondo del calcio. A parlare del fuoriclasse belga è stato Rudi Garcia, attuale commissario tecnico del Belgio ed ex allenatore degli azzurri e della Roma, che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha espresso soddisfazione per la decisione del giocatore di proseguire la carriera in Serie A.

Belgio, Rudi Garcia su De Bruyne: “Un fuoriclasse assoluto, felice che abbia scelto il Napoli”

Nel corso dell’intervista, Garcia ha spiegato perché considera positiva la scelta di De Bruyne:

“Sono contento che abbia scelto Napoli. Si parlava di Stati Uniti o Arabia Saudita, scelte che hanno degli aspetti positivi, ma anche negativi come fuso orario, distanza e livello del campionato. Con Conte invece sei in Europa, sei campione d’Italia e disputi la Champions”.

Per il commissario tecnico del Belgio, dunque, il progetto Napoli rappresenta un contesto competitivo e stimolante, capace di valorizzare ancora il talento del giocatore nonostante l’età.

“De Bruyne resta un fuoriclasse”

Garcia ha poi sottolineato l’unicità del centrocampista, pur riconoscendo che a 34 anni non potrà giocare tutte le partite al massimo minutaggio:

“Ovvio che a 34 anni non possa giocare 90 minuti tutte le partite, ma Kevin è un fuoriclasse, uno dei giocatori più forti che ho allenato”.

Un attestato di stima che conferma quanto De Bruyne, nonostante la carta d’identità, resti un punto di riferimento assoluto per il calcio europeo.

A proposito di centravanti, da ct del Belgio quanto le manca in questo momento Lukaku?

“Molto. Io di solito non sono dipendente dal centravanti, invece di una punta da 25 gol preferisco averne 3-4 da 12, perché quando ti manca quello da 25 reti dopo rischi di non segnare più. Ma se hai gente come Dzeko e Lukaku sei più forte. Senza di lui abbiamo vinto due volte 6-0, ma ora arrivano le gare importanti e mi dispiace non averlo. A settembre Openda ha giocato lì la prima partita e De Kaeteleare la seconda. Charles non è un vero 9, ma ha fatto bene, sente il gioco. Però Lukaku è unico. Sa fare tutto, andare in profondità e mangiarsi tutti con la sua potenza. Vorrà dire che dovremo qualificarci senza di lui”.