Juventus FC
·7 November 2024
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La Juventus di Thiago Motta si prepara al prossimo impegno di campionato - il Derby della Mole contro il Torino, in programma per sabato 9 novembre 2024 alle ore 20:45 all’Allianz Stadium. Già, 9 novembre: una data impressa nella memoria dei tifosi bianconeri da decenni, il giorno del compleanno di una leggenda come Alessandro Del Piero.
Una ricorrenza speciale in questo 2024 in cui il Capitano spegnerà 50 candeline.
Per questo, in concomitanza con il Derby della Mole che cade in questa giornata particolare, abbiamo deciso di dedicare il nostro “Black&White Stories” a una delle prodezze del nostro numero 10 - un gol al volo di tacco, arrivato proprio contro il Torino nel novembre 2002.
L’edizione della squadra bianconera del campionato 2002/03, reduce dalla vittoria dello Scudetto il 5 maggio di quell’anno, è una delle migliori versioni viste in questo nuovo millennio pur ricco di successi e trionfi: un gruppo completo in ogni reparto, pieno di alternative in ogni ruolo e con diversi campioni di assoluto livello, da Buffon a Davids, da Nedved a Trezeguet. Il tutto, come sempre, coadiuvato da un numero 10 diventato riferimento non solo tecnico, ma anche vero e proprio simbolo dell’essere juventino: Alessandro Del Piero.
Il Capitano nel novembre 2002 ha 28 anni appena compiuti ed è nel pieno della sua carriera, ha ancora un decennio di partite in bianconero davanti a sé da dover disputare, ma rappresenta già qualcosa che è riuscito ad andare oltre il campo da gioco: è uno di famiglia. Se la Juventus è casa, lui è il nostro figlio preferito, il fratello maggiore, l’amico.
Profondità e intimità di rapporto con milioni di tifosi che si rinnova ogni domenica, ogni volta che veste quella maglia - portatore sano di valori, di gioia, di un messaggio chiaro. A parole, con l’esempio e anche con i gol - spesso uno più bello e decisivo dell’altro, come quello realizzato in apertura del match contro il Torino nel 2002.
Il Derby della Mole numero 160 nella storia della Serie A, con lo stadio “Delle Alpi” tutto esaurito e colorato dai tifosi granata, è una di quelle partite che la Juventus non può permettersi di sbagliare. Nonostante le difficoltà tecniche e mentali di giocare una gara in un contesto così particolare, i bianconeri sanno di avere molto da perdere in caso di passo falso e che il modo migliore per indirizzare la sfida è quello di schiacciare gli avversari dal fischio di inizio e di segnare il prima possibile.
Lo sa bene Pavel Nedved, che ci prova dopo pochi secondi sfiorando il palo alla destra della porta granata e viene incaricato poi, dopo sei minuti di gioco, di battere una punizione nei pressi dell’area di rigore avversaria.
Da quel tentativo non viene fuori una traiettoria come le altre, ma una parabola molto schiacciata sul primo palo, che supera la barriera ma non solleva in maniera efficace la palla che viaggia a mezz’aria. Provare a deviarla non è semplice, ci vuole un colpo di genio - soprattutto se il movimento è quello di “taglio” verso il primo palo.
Se ti chiami Alessandro Del Piero però riesci a vedere e intuire giocate che sfuggono agli altri 21 giocatori che condividono il campo con te: il Capitano d’istinto alza la gamba e va a colpire di tacco il pallone, rendendo imparabile il tiro e complicando la serata dei granata, che incassano poi il raddoppio firmato Marco Di Vaio già nel primo tempo, in un derby chiuso sullo 0-4 dalla Juventus con gol anche di Nedved e Davids.
Una serata trionfale, una delle centinaia nelle quali ha messo il suo zampino Del Piero - un giocatore, un capitano e un simbolo diverso dagli altri.
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