Boniek ammette: «Mi dispiace che qualcuno a Torino mi veda come un “nemico”. Non ho mai detto niente di offensivo sulla Juventus». Poi su Yildiz: «Può diventare un top assoluto» | OneFootball

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·19 Desember 2025

Boniek ammette: «Mi dispiace che qualcuno a Torino mi veda come un “nemico”. Non ho mai detto niente di offensivo sulla Juventus». Poi su Yildiz: «Può diventare un top assoluto»

Gambar artikel:Boniek ammette: «Mi dispiace che qualcuno a Torino mi veda come un “nemico”. Non ho mai detto niente di offensivo sulla Juventus». Poi su Yildiz: «Può diventare un top assoluto»

Boniek, doppio ex di Juve e Roma, ha parlato a La Gazzetta dello Sport in vista dello scontro diretto di domani all’Allianz Stadium

A La Gazzetta dello Sport, Zbigniew Boniek ha presentato da doppio ex Juve Roma di domani all’Allianz Stadium.

SPALLETTI E GASPERINI «Gasperini sta facendo un lavoro straordinario, quasi sorprendente per alcuni versi. Non penso che ad inizio stagione ci fossero molte persone capaci di pensare ad una partenza così buona della Roma. Gasperini è duro, onesto, fa lavorare tutti allo stesso modo e non si nasconde dietro a facce o commenti. Dall’altra parte, invece, Spalletti ha preso in mano la barca da poco, ma mi sembra gli stia già dando un indirizzo. È un tecnico molto ambizioso, ma, pur essendo la Juve, questa è una squadra dove non ci sono veri fuoriclasse. L’unico forse è Yildiz, che mi sembra destinato ad un futuro luminoso. Lui può diventare un top assoluto, basta vedere come tocca il pallone, come lo accarezza».


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JUVE E ROMA OLTRE IL QUARTO POSTO «Sognare non è mai vietato e non costa neanche niente. Soprattutto dalle parti di Roma, dove le meraviglie succedono ogni trenta anni… Ma dobbiamo anche essere realisti, le altre sembrano più attrezzate, parlo di Napoli, Milan e Inter. Insomma, lo scudetto per la Roma sarebbe un miracolo, la Juventus invece ha giocatori forti, ma non dei campioni. L’importante però è lottare, poi magari puoi arrivare secondo o terzo. O anche quarto, il che vale la Champions. In generale, però, non bisogna mai lasciare niente per strada. Hanno tre competizioni, le grandi squadre puntano a far bene ovunque».

RICORDI JUVE«Tante cose, ad iniziare dai ricordi e dalle vittorie. Mi dispiace solo che qualcuno a Torino mi veda sempre come un “nemico”. La stella tolta? Ne ho parlato già tante volte. In quei tre anni ho dato tutto quello che potevo alla Juventus e penso di aver lasciato qualcosa di importante. Ma, soprattutto, non ho mai detto niente di offensivo sui bianconeri».

DYBALA E SOULE‘ – «Soulé sta diventano fondamentale, anche se deve allargare la gamma delle sue giocate. Ma ha un sinistro importante. La qualità di Dybala invece non si discute, però bisogna sempre vedere come sta. La cosa sorprendente è che la Roma è lassù, a tre punti dalla vetta, senza aver potuto contare quasi mai sul suo giocatore più forte. Se possono giocare insieme? Certo che sì, i giocatori forti possono sempre convivere. È chiaro che per vederli insieme bisogna anche preoccuparsi della fase difensiva, bisogna partecipare anche a quella».

IMPORTANZA DI JUVE ROMA – «È ancora presto, non siamo neanche alla fine del girone d’andata. Certo, la Juventus ha bisogno di vincere per rientrare in una serie di discorsi e non rimanere staccata. Da quando c’è Spalletti mi sembra che si lavori meglio, anche a livello di concentrazione e applicazione. Da inizio anno, però, non ho ancora mai visto giocare la Juventus davvero bene, anche se quella bianconera resta una squadra sempre difficile da affrontare».

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