Juventusnews24
·27 November 2025
Brambati attacca la rosa della Juve: «Devi dimostrare di essere all’altezza di una maglia del genere, si salvano in tre». Ecco chi sono

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L’ex calciatore e procuratore Massimo Brambati ha lanciato un avvertimento alla Juventus nonostante la recente vittoria in Champions League. Intervenuto a TMW Radio, Brambati ritiene che il successo europeo non sia sufficiente per risolvere le problematiche ben più profonde che affliggono il club.
Secondo Brambati, i problemi sono strutturali e tecnici, oltre che caratteriali. La Vecchia Signora paga un deficit di qualità e personalità. Il giudizio sulla rosa è impietoso: a parte Gleison Bremer, Khéphren Thuram, e Kenan Yildiz, gli altri non sono da Juve.
Brambati ha criticato la gestione societaria. Luciano Spalletti è stato preso fuori tempo, e il club non doveva riconfermare Igor Tudor in estate. La critica più dura è per la proprietà: Elkann non è all’altezza di Andrea Agnelli, un segnale che i problemi partono dal vertice.
Massimo Brambati sostiene che il club ha bisogno di un intervento immediato sul calciomercato. Ma la Juventus è bloccata: se non vendono, non comprano nessuno. Questa situazione costringe l’AD Damien Comolli a sacrificare giocatori per ottenere i rinforzi richiesti da Spalletti.
La Vecchia Signora deve dimostrare di essere all’altezza della maglia, non solo con una vittoria europea.
PAROLE – «Me lo auguro, ma mi pare che si sia capito dalle sue parole che non basti una vittoria per tirare fori la Juve da problematiche ben più profonde. Per me sono problemi strutturali e tecnici, oltre che caratteriali. Devi dimostrare di essere all’altezza di una maglia del genere. Al netto di Bremer, Thuram e Yildiz, oltre all’allenatore, gli altri non sono da Juve. A meno che a gennaio non intervengano sul mercato, non credo possa risalire. Ma se non vendono, non comprano nessuno, così ho capito. E’ un po’ di tempo che la società sbaglia, anche Spalletti è stato preso fuori tempo. Dovevi prenderlo in estate e non dovevi riconfermare Tudor. Al netto degli errori fatti, Elkann non è all’altezza di Andrea Agnelli».









































