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·16 November 2025
Briatore spiega: «John Elkann si nasce, Briatore si diventa. Juve? Hanno preso gente sbagliata. La stabilità è importante: ecco cosa serve»

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·16 November 2025

Flavio Briatore ne ha per tutti (idee e persone). Intervistato sul Corriere dello Sport, ecco come si è raccontato al direttore Ivan Zazzaroni.
IMPRENDITORE – «C’è qualcosa di sbagliato? Sono un imprenditore in senso lato, in vari settori, dallo sport al food and beverage».
L’IMMODESTIA – «Bisogna essere diretti».
FILOSOFIA – «John Elkann si nasce, Briatore si diventa. Sono percorsi molto differenti, non so dirti quale sia il più semplice».
ELKANN AMA LA JUVE – «Credo di sì: che la ami. È un tipo distaccato, forse anche timido, ma la Juve e la Ferrari sono parte della storia della sua famiglia. Non escludo che sia maggiormente interessato alla Ferrari, al motorsport. Ma è una questione di formazione, di gusto personale».
LA FERRARI – «Io e la Ferrari? No. Nel ’95-96, ai tempi di Giraudo alla Juve, Umberto Agnelli abbozzò un discorso. Ma a quei tempi ero socio Benetton, non se ne poteva fare nulla… La Ferrari è troppo importante per la Formula 1, non importa che sia vincente, competitiva sarebbe sufficiente. La Ferrari garantisce luce all’intero sistema. Ha una tifoseria che metabolizza rapidamente la delusione, troppo forte e sincera la passione».
LA JUVE E LA GENTE SBAGLIATA – «Non va bene. La stabilità è troppo importante. Hanno preso della gente sbagliata, ma allora serve uno studio più approfondito all’origine. Tutti criticano Andrea (Agnelli, nda) ma con lui si sono ottenuti risultati eccezionali. Ai tempi di Giraudo e Moggi eravamo fortissimi. Era Juve e Milan, oggi è Inter e Napoli».
LO JUVENTINO PIÙ AMATO – «Platini».
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