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·9 Juni 2025

Cagliari, dalla Primavera alla Prima squadra: ecco tutti gli allenatori che hanno fatto il “grande salto”

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Cagliari, ecco la lista degli allenatori nella storia rossoblù che dalla guida del settore giovanile hanno preso posto nella panchina dei grandi

Nel mondo del calcio moderno, dove le panchine bruciano con una velocità impressionante e gli esoneri sono all’ordine del giorno, la promozione di un tecnico dalle giovanili alla prima squadra rappresenta spesso una scelta coraggiosa, a volte dettata dall’emergenza, altre da una precisa visione strategica. Per il Cagliari Calcio, questa transizione non è un evento isolato, ma una tendenza che ha visto diversi volti noti del settore giovanile assumere, seppur con ruoli e fortune diverse, la guida della squadra maggiore. Una “cantera” di allenatori che testimonia un legame profondo con il proprio vivaio e la volontà, a volte, di dare fiducia a chi conosce a fondo l’ambiente rossoblù.

Uno dei primi esempi più significativi di questa “linea verde” sulla panchina cagliaritana è Diego Lopez. Dopo una gloriosa carriera da difensore con la maglia rossoblù, l’uruguaiano ha intrapreso il percorso da allenatore, iniziando proprio dal settore giovanile. Nella stagione 2012-2013, Lopez ha guidato la formazione Primavera del Cagliari. La sua conoscenza dell’ambiente e la sua leadership innata lo hanno presto portato a un ruolo di maggiore responsabilità. Nel marzo 2012 era già stato inserito nello staff tecnico della prima squadra di Massimo Ficcadenti e poi di Ivo Pulga. La sua promozione a capo allenatore, sebbene in un contesto di staff allargato inizialmente con Pulga, e poi da solo, ha segnato l’inizio della sua carriera da tecnico in Serie A, con diversi periodi alla guida del Cagliari, a dimostrazione di una fiducia costruita nel tempo.


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Più recente e drammatico il caso di Alessandro Agostini. Storica bandiera del Cagliari come calciatore, Agostini ha intrapreso la carriera da allenatore nel settore giovanile, ricoprendo il ruolo di tecnico della Primavera con ottimi risultati. Nella stagione 2021-2022, con la squadra in piena zona retrocessione e dopo l’esonero di Walter Mazzarri a poche giornate dalla fine, la società ha scelto di affidarsi a lui per un’ultima, disperata, rincorsa alla salvezza. Sebbene l’impresa non sia riuscita e il Cagliari sia retrocesso in Serie B, la scelta di Agostini ha rappresentato un gesto di attaccamento alle radici e una fiducia nelle capacità di un uomo che conosce a fondo l’anima rossoblù. La sua brevissima parentesi sulla panchina della prima squadra, seppur sfortunata nel risultato finale, ha comunque lasciato il segno.

Altri due nomi che meritano menzione sono quelli di Massimiliano Canzi e Fabio Pisacane. Canzi, tecnico affermato nel settore giovanile e profondo conoscitore delle dinamiche del calcio isolano, ha avuto un ruolo di supporto cruciale. Quando Walter Zenga fu chiamato a sostituire Rolando Maran nel marzo 2020, Canzi, allora allenatore della Primavera, fu integrato nello staff tecnico della prima squadra come collaboratore o vice, fornendo un ponte fondamentale tra il settore giovanile e la formazione maggiore.

Fabio Pisacane, anch’egli ex difensore e bandiera del Cagliari, è attualmente l’allenatore della Primavera e ha già assaporato l’emozione della panchina della prima squadra in un ruolo di interim. Il 26 dicembre 2022, in occasione di una partita contro il Cosenza, ha guidato la formazione maggiore, dimostrando le sue capacità e la sua profonda conoscenza dell’ambiente. La sua sarà dunque l’ennesima promozione dalla Primavera alla Prima squadra, dopo la vittoria della Coppa Italia di categoria con l’U20, guiderà la prima squadra nella prossima Serie A con un contratto fino al 2026 con opzione.

Questi casi, sebbene diversi per contesto e durata, evidenziano una certa propensione del Cagliari a pescare all’interno del proprio “giardino” quando si tratta di scegliere la guida tecnica. Che sia per una vera e propria visione di crescita interna, per la necessità di un’operazione d’emergenza o per la ricerca di un tecnico che incarni l’identità del club, la promozione dalla Primavera rappresenta un capitolo importante nella storia delle panchine rossoblù.

Questa strategia permette di valorizzare risorse interne, garantendo una profonda conoscenza dell’ambiente, dei giovani talenti e della filosofia della società. Tuttavia, le promozioni d’emergenza, come nel caso di Agostini, spesso avvengono in contesti difficili, rendendo arduo il compito e limitando le possibilità di successo a lungo termine. Resta da vedere se il Cagliari continuerà su questa strada, investendo con maggiore convinzione sui propri tecnici “fatti in casa”, o se questi passaggi rimarranno principalmente soluzioni per periodi di transizione o necessità impellenti. La storia della panchina cagliaritana, intanto, continua a scrivere capitoli che vedono protagonisti uomini che, dal vivaio, hanno provato a lasciare il segno anche nella massima serie.

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