DirettaCalcioMercato
·3 Juli 2025
Cagliari, si presenta Pisacane: “Ho ambizione. Punto su Gaetano”

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·3 Juli 2025
Il neo tecnico del Cagliari Fabio Pisacane si è presentato quest’oggi alla stampa: ecco le sue dichiarazioni.
Dopo aver vinto la Coppa Italia con la squadra primavera, il Cagliari ha deciso di affidare le chiavi della panchina della prima squadra per la prossima stagione a Fabio Pisacane. Quest’oggi il tecnico si è presentato alla stampa.
Hai pensato a questi 10 anni che ti hanno portato dal campo alla panchina del Cagliari? “Per me ogni momento e anno passato al Cagliari è stato un percorso importante. Questa società e questa regione per me sono diventate importanti fin da subito. La vita è bella per questo e spesso ti dà delle cose incredibili come queste”
C’è paura per questa nuova avventura? “La paura c’è sempre, è dentro ognuno di noi ma dev’essere sana per poterci aiutare a tirare fuori il meglio di noi. Io ho provato tante volte questo tipo di paura nella mia carriera, ma ho cercato di combatterla con la voglia di lavorare. Ho sentito questa sana paura anche durante il mio percorso con la Primavera, ma sono riuscito a domarla e a raccogliere i frutti”.
Si è sempre parlato di portare i giovani in prima squadra, ora c’è questa opportunità? “Dovremmo avere pazienza con i giovani. Io ho sempre cercato di trasmettere i valori di questo Club e l’appartenenza. In prima squadra ci sono già giocatori venuti su dalla Primavera. Io non devo cambiare la loro mentalità, ma proseguire su quello che stavamo già facendo”
Ha partecipato al corso di UEFA PRO. Cosa le ha lasciato? “Sicuramente mi ha lasciato un bagaglio culturale importante. La mia storia clinica la conoscete: i tanti problemi al ginocchio, mi avevano portato a voler andare avanti con gli studi. Poi sono entrato in Primavera e ho potuto mettere in pratica ciò che avevo imparato. Inoltre ho scelto uomini che mi potranno dare una mano, Murelli potrà farlo in campo anche dato il suo background. Lo sapete, ho ambizione ma non sono venuto a fare Guardiola. Voglio mettere sacrificio e dedizione. Voglio fare anche un passaggio sul DS Angelozzi: sono felice di iniziare a lavorare con un uomo con l’animo buono, sono sicuro che potrà accompagnarmi in questo percorso. Lui ha lanciato tanti giovani e spero di poter essere uno di loro!”.
Con quale modulo vedremo giocare il suo Cagliari? “Questa squadra ha usato due moduli la scorsa stagione. Il concetto del modulo è un po’ superato secondo me, quello serve per come vuoi difendere. I principi saranno quello sui cui lavoreremo. Con lo staff vogliamo far lavorare bene i reparti e occupare bene gli spazi. Vogliamo essere compatti e coraggiosi con e senza palla”.
Quanto sarà importante avere il pubblico dalla propria parte? “La nostra tifoseria è unica e ci spinge tanto. Da domani dovremo lavorare poco e correre tanto. Ringrazio i tifosi per la campagna abbonamenti. Non prometto nulla se non quello che ho fatto da calciatore: servire il Cagliari e non servirmene! Vogliamo rendere orgogliosi nostri tifosi”.
La scorsa stagione Gaetano e Prati hanno trovato poco spazio. Quest’anno cambierà musica? “Gaetano deve esprimere le sue qualità al di là degli aspetti tattici, lo valorizzeremo e responsabilizzeremo. Prati non ha espresso il suo reale valore, il campo poi darà il suo verdetto”.
Makoumbou è partito per la Turchia, si sta già pensando ad un sostituto? “Antoine è un giocatore che ha dato il suo contributo nel corso di questi anni insieme e per questo va ringraziato. Ne approfitto per salutare lui e gli altri che sono partiti come Viola, Augello, Palomino e Jankto. Vanno ringraziati loro così come mister Nicola per la salvezza ottenuta. Non ci faremo trovare impreparati per sostituire Makoumbou. Vedremo chi arriverà”.
Sarà possibile vedere un bel salto di qualità dei ragazzi avuti in Primavera? “I ragazzi vanno agevolati, cercando di metterli nelle condizioni di non farli sbagliare. Serve pazienza con giocatori come loro. Se cambiamo la mentalità, già dal settore giovanile, si possono ottenere tante cose. Lavorerò per fare in modo che succeda”.
Cosa le hanno detto i suoi ragazzi in Primavera di questa promozione in prima squadra? “Erano felici per me, poi dopo quando li alleni percepisci il lato caratteriale: tanti mi hanno scritto, erano davvero orgogliosi. A me, e anche a loro, rimarrà per sempre quello che abbiamo costruito”.
In questo Cagliari ci sono cinque giocatori che lei ha vissuto anche come compagni di squadra. Come cambia ora il rapporto? E quello con i social? “Tutti vogliamo dare tanto per Cagliari e sappiamo il sacrificio che deve esserci. Cambiano i ruoli ma non cambia il rispetto. Cambiano gli scenari ma la stima è la stessa. Queste saranno le basi per trasferire agli altri giocatori quello che Cagliari chiede. I social? Io mi sono staccato se non per eventi. Un allenatore come me che ha iniziato stamattina non deve pensare ai social”.
Il Presidente Giulini la settimana scorsa ha parlato dei tanti giovani che verranno valutati nel corso del ritiro. “Idrissi e Veroli sono due ragazzi che hanno già fatto esperienza con una prima squadra e sarebbe un peccato non valorizzarli a casa nostra. Non sono più calciatori da settore giovanile. Per quanto riguarda Liteta e Vinciguerra, li conosco bene e spero possano stupire un po’ tutti e dare ragione al sottoscritto per le qualità che intravedo in loro. Ci seguiranno in ritiro e ci aiuteranno nell’aspettare i tempi di recupero di alcuni infortunati. Con lo staff vogliamo costruire qualcosa, parlare del passato e di quanto fatto in Primavera ora però sarebbe banale”.
Stamani è arrivata la notizia sconvolgente della morte di Diogo Jota, un commento? “Mi ha informato Andrea Cossu della notizia. Mi ha colpito nel profondo, lascia una vita piena di sogni, una moglie e tre bambini. Queste sono di quelle notizie che non vorresti mai sentire. Abbraccio forte la famiglia”.
Cosa si vuole portare in più in questa prima squadra? “Cercheremo di costruire qualcosa, valorizzando al meglio ogni singolo giocatore. Ci aspetta una missione nuova, che ci vedrà al servizio dei ragazzi”.