Juventusnews24
·5 November 2025
Cagni promuove Spalletti e si scontra con i dirigenti: «I club guardano gli algoritmi, non si risparmia sull’allenatore! Koopmeiners? Vi spiego»

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·5 November 2025

L’ex allenatore Gigi Cagni, intervenuto a TMW Radio durante la trasmissione Maracanà, ha analizzato la nuova Juventus di Luciano Spalletti, partendo dalla mossa tattica che ha visto protagonista Teun Koopmeiners schierato nel terzetto difensivo.
Cagni ha confermato di aver visto la prestazione. Ha sottolineato che l’olandese è un giocatore di indubbia qualità e con grande personalità, e che il suo esordio in quel ruolo è andato bene. Tuttavia, l’ex tecnico predica calma, specificando che si tratta di una mossa da rivedere più avanti, con il passare delle partite.
Il vero punto, secondo Cagni, è un altro. Il fatto che Koopmeiners non si sia espresso al meglio negli ultimi due anni non dipende da lui, ma dal contesto generale. Il problema della Juventus è che la squadra “ha avuto problemi con le scelte degli allenatori”.
Proprio questo, per Cagni, è il nodo centrale. Se una società vuole rimettere a posto le cose, deve investire su un allenatore esperto. Ha citato come esempi Conte, Gasperini, Allegri e, appunto, ora Spalletti. Cagni è convinto che più si andrà avanti, più l’allenatore diventerà il vero leader della squadra. Ha poi criticato i dirigenti italiani, che non hanno ancora capito l’importanza di non risparmiare sul tecnico, preferendo affidarsi sempre di più agli “algoritmi”.
Gigi Cagni ha poi spostato l’analisi sul Milan e sulla crescita avuta sotto la guida di Massimiliano Allegri in Serie A. Secondo l’ex tecnico, Allegri ha fatto una cosa “semplicissima”: ha messo i giocatori nelle condizioni di rendere al meglio e, soprattutto, “li fa divertire” giocando.
Ha menzionato la sorpresa per la crescita di Leao e Saelemaekers. Cagni ritiene che la dote più importante di Allegri sia stata far capire ai calciatori che ci si può divertire in campo, specialmente quando si ha a disposizione tanta qualità.
Non si possono mettere giocatori di talento sulle rotaie, ha spiegato Cagni, riferendosi a una tattica troppo rigida. Ha ribadito che non è la tattica a vincere le partite, ma i giocatori. Se l’allenatore riesce a far rendere al meglio gli uomini a disposizione, la tattica “viene da sola”. L’unica cosa imprescindibile, oggi, è la condizione atletica: se non si corre e non si ha ritmo, non si vince contro nessuno.
PAROLE – «Koopmeiners? L’ho visto, è un giocatore di qualità e se Spalletti lo vede li…è andato bene, è uno di personalità ma è una mossa da rivedere più avanti. Non si è espresso negli ultimi due anni come doveva, ma è la squadra che ha avuto problemi con le scelte degli allenatori. E’ questo il problema. Se vuoi mettere a posto le cose, prendi un allenatore esperto, vedi Conte, Gasperini, Allegri, e ora Spalletti. Più andiamo avanti, più l’allenatore sarà il leader della squadra. I dirigenti italiani non capiscono ancora che non si deve risparmiare sul tecnico. Invece si guarda sempre di più agli algoritmi… Ha fatto una cosa semplicissima, li fa divertire e li mette nelle condizioni di rendere al meglio. La sorpresa è stata Leao, ma anche Saelemaekers, ma la cosa più importante è che ha fatto capire ai calciatore che ci si può anche divertire giocando, avendo ovviamente sotto mano dei giocatori di qualità, che non puoi metterli sulle rotaie. Non è la tattica che vince le partite ma i giocatori. La cosa importante è che tu faccia rendere al meglio i giocatori, e quindi se fai cosi la tattica viene da sola. E poi oggi se non corri, non hai ritmo, non vinci contro nessuno.»
Langsung


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