Sampnews24
·14 Januari 2025
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Umberto Calcagno, presidente dell’AIC e vicepresidente della FIGC, ha fatto un quadro generale sul problema razzismo nel calcio, alla luce dei recenti episodi che hanno colpito Ebenezer Akinsankmiro, centrocampista della Sampdoria, nel match di Serie B contro il Brescia. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate in un’intervista all’edizione genovese de La Repubblica.
EPISODI RAZZISMO – «Dal nostro osservatorio “Calciatori sotto tiro”, che presentiamo ogni due anni, evidenziamo che sono aumentati, in generale, gli episodi di violenza nei confronti dei calciatori non solo verbali. Quelli legati al razzismo stanno aumentando sensibilmente, risultano ormai oltre la metà del totale. Un dato preoccupante».
AKINSANMIRO – «Oltre il danno anche la beffa. Non è accettabile che un calciatore possa essere condizionato nella sua professione all’interno di una partita. Siamo sempre a ripeterlo, ma non lo consideriamo un esercizio inutile. Certamente non accettiamo che venga colpevolizzato il gesto di un giocatore, che è, senza dubbio, la vittima in questa situazione».
INTERRUZIONE MATCH – «Le norme esistono e solo il direttore di gara, che è in campo, ha gli elementi per scegliere il giusto comportamento. Devo dire che la nostra classe arbitrale è preparata e ormai sa gestire anche queste situazioni particolari, ma ribadisco che la maggiore responsabilità è di chi gestisce l’ordine pubblico».
COSA PUÒ FARE IL CALCIO – «Abbiamo poco da rimproverarci. Si è cercato di inasprire in modo netto le sanzioni per i tesserati, ma il calcio non può, da solo, sconfiggere una piaga che affligge la nostra società. Lo stadio rappresenta uno specchio delle nostre città. Non alziamo bandiera bianca, ma da soli, diventa difficile».
STRADA GIUSTA – «È fondamentale la tempestività della sanzione. Servirebbe, però, utilizzare strumenti nuovi, ad esempio penso al riconoscimento facciale degli spettatori, che accelererebbe il riconoscimento, in stadi di nuove generazione sul modello di quanto succede all’estero».
INIZIATIVE AIC – «Riteniamo fondamentale educare i tifosi del domani. Con le leghe professionistiche, sviluppiamo un percorso formativo con le squadre e i settori giovanili, ma anche nelle scuole dove cerchiamo di sensibilizzare i più giovani su argomenti sensibili come il razzismo. Dobbiamo e vogliamo mettere sempre più energie».
AUSPICIO 2025 – «Si ripartirà con un nuovo quadriennio federale con le elezioni del 3 febbraio. È fondamentale uscire con più unità tra le componenti partendo dalle piccole cose, coinvolgendo la base, trasmettendo cultura sportiva. Insieme vogliamo migliorare il calcio».