Juventusnews24
·8 Agustus 2025
Calciomercato Juve, Vaciago dubbioso: «Se Miretti può fare la riserva al Napoli, non può farlo in bianconero? I cerini dei vari Vlahovic hanno appiccato un falò di talenti»

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Come evidenziato nell’editoriale di Tuttosport firmato da Guido Vaciago, il calciomercato segue una regola non scritta ma spietata: si vendono i calciatori che qualcuno è disposto a comprare, non quelli che il club vorrebbe cedere. Una lezione che Damien Comolli, direttore generale della Juve, sta vivendo in prima persona. L’obiettivo principale resta la cessione di Dusan Vlahovic. Il Milan, che sembrava la principale pretendente, nelle ultime ore avrebbe virato su Rasmus Hojlund del Manchester United, lasciando Vlahovic momentaneamente senza offerte concrete: «La Juve, insomma, rischia di rimanere con il cerino in mano».
Finora la Juventus è riuscita a piazzare Alberto Costa, Timothy Weah e alcuni giovani, tra cui Samuel Mbangula. Proprio questi ultimi, per età e prospettiva, sono i più appetibili sul mercato: costano poco, guadagnano il giusto e possono generare plusvalenze future. Non a caso, i prossimi sulla lista delle possibili cessioni sono Fabio Miretti e Nicolò Savona, entrambi cresciuti nel vivaio bianconero
PAROLE – «E sorge qualche perplessità, perché negli ultimi tempi, le necessità di bilancio e mercato hanno bruciato un bel po’ di ragazzi creati dal settore giovanile: i cerini dei vari Vlahovic hanno appiccato un falò di talenti e talentini. Vero: il progetto seconda squadra serve anche a questo, produrre anche giocatori per fare cassa. E forse Miretti non è il nuovo Marchisio. Tuttavia, è alla Juve da quando andava alle elementari (come Savona) e lo vuole il Napoli di Conte, dove molto probabilmente sarà una delle alternative ai titolari. Ma se è buono per fare la riserva nel Napoli, non può farlo alla Juve?».
Il caso di Miretti è emblematico: piace al Napoli di Antonio Conte, che lo vede come alternativa ai titolari, ma la domanda sorge spontanea – se può ricoprire quel ruolo in azzurro, perché non farlo restare a Torino? La risposta, ancora una volta, è legata alla necessità di generare risorse economiche, un’esigenza che negli ultimi anni ha spinto la Juventus a cedere diversi prodotti del settore giovanile.