Milannews24
·5 September 2025
Calciomercato Milan, stoccata di Repubblica a Tare! Scelte non convincenti, tre acquisti non convincono. Ecco quali

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·5 September 2025
Il recente mercato del Milan si trova al centro di un acceso dibattito, e il quotidiano La Repubblica non ha esitato a lanciare una critica pungente con il titolo d’apertura di oggi: “Il Milan tra minimo e Max“. Un’analisi che smonta, pezzo per pezzo, la narrativa di una squadra rafforzata e pronta a competere per i vertici, evidenziando una realtà ben diversa e a tratti preoccupante per i tifosi rossoneri.
La prima stoccata del giornale è indirizzata al dirigente del club, la cui spavalderia mostrata in pubblico durante le sconfitte della scorsa stagione appare ora ancor più fuori luogo di fronte a un mercato giudicato al ribasso. La critica di Repubblica è chiara: come si può affermare di aver rafforzato una squadra che è arrivata ottava in campionato, dopo aver ceduto i suoi pezzi migliori? L’amara verità, secondo il quotidiano, è che queste cessioni sono state necessarie per recuperare i soldi derivanti dalla mancata qualificazione alla Champions League. Un’operazione di autofinanziamento che ha sacrificato la qualità in campo in nome della stabilità economica.
L’analisi entra poi nel dettaglio delle operazioni di mercato, mettendo in discussione la qualità e la logica degli acquisti. Tra i nuovi arrivi, Repubblica individua solo due veri titolari: il quarantenne Modric e Rabiot, il cui arrivo è stato reso possibile solo grazie all’insistenza del nuovo allenatore, Massimiliano Allegri. La scelta di puntare su un giocatore così anziano come Modric e su un profilo come Rabiot, peraltro convinto a fatica, è vista come un segnale di una strategia poco lungimirante. Il quotidiano sottolinea inoltre una certa disorganizzazione, esemplificata dall’acquisto di tre giocatori per lo stesso ruolo (Modric, Ricci e Jashari), un eccesso di scelta che rischia di creare confusione tattica e di non risolvere i reali problemi della squadra.
Ancora più criticata è la gestione della difesa e dell’attacco. L’arrivo di un giovane del 2006 per il reparto difensivo, che avrebbe avuto bisogno di un giocatore d’esperienza, è visto come un azzardo rischioso e un’ulteriore conferma della politica del risparmio. Ma il caso più emblematico, e che suscita l’indignazione di Repubblica, è quello di Gimenez. L’attaccante, rimasto in squadra nonostante i dubbi sulla sua adeguatezza, è stato persino maltrattato pubblicamente dal nuovo direttore sportivo, Igli Tare, prima della partita contro il Lecce. Un episodio che, oltre a minare il morale del giocatore, denota una comunicazione fallace e una gestione poco professionale da parte della dirigenza.
In conclusione, Repubblica ribadisce che, nonostante le dichiarazioni ottimistiche, il Milan parte dal minimo. La verità, per rispetto alla gloriosa storia del club, deve essere ristabilita, e spetterà a Massimiliano Allegri il difficilissimo compito di ottenere il massimo da una situazione di partenza precaria. Un’impresa che richiederà non solo il suo genio tattico, ma anche una dose di miracolo per superare i limiti di un mercato che, secondo il quotidiano, ha penalizzato più che rafforzato il club rossonero.
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