Capello ripensa al passato: «All’Inter ero troppo piccolo. L’Inter U23? Ritmi alti e idee chiare, squadra importante» | OneFootball

Capello, attaccante del Vicenza, ha parlato ai taccuini di “È solo calcio” sulla sua esperienza nerazzurra e sulla Next Gen di Vecchi

Alessandro Capello, ospite di “È solo calcio”, è tornato sul passato nelle giovanili dell’Inter e ha analizzato il valore dell’Inter U23 di Stefano Vecchi. «All’Inter, ripensandoci, non mi rendevo conto di essere in mezzo a quei giocatori: ero troppo piccolo. È stata un’esperienza incredibile che mi porto dietro. Non ho avuto la fortuna di esordire, ci speravo, ma il passo per giocare in quelle squadre è grande e non è facile mantenere quei livelli», ha spiegato l’attaccante del Vicenza.

Capello ha poi inquadrato la Next Gen nerazzurra come uno degli avversari più complessi della Serie C: «È molto difficile da affrontare: ha ritmi diversi dalle altre, compra giovani con qualità, corsa e forza che arrivano dall’estero e aggiunge elementi di esperienza ancora da categoria superiore. Così diventa una squadra importante».

Le considerazioni del classe ’95 fotografano bene l’identità dell’Inter U23: pressing alto, intensità costante, sviluppo dei talenti internazionali e innesti mirati di profili navigati per alzare la soglia competitiva. Un mix che ha dato struttura e continuità al progetto, rendendo la formazione di Vecchi un banco di prova probante per chi ambisce alla promozione.

Per Capello, il percorso nei settori giovanili di élite resta un acceleratore di crescita, ma la transizione al professionismo richiede tempo, lucidità e minutaggio vero. L’Inter U23, oggi, rappresenta esattamente quel ponte.