Capello senza sconti: «Serve testa, equilibrio e un leader vero» | OneFootball

Capello, l’analisi dell’ex tecnico rossonero tra crisi, mercato e corsa Champions delle squadre di Serie A: la disamina sulla Supercoppa

In una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha analizzato con lucidità e tono critico il momento del Milan. L’ex allenatore rossonero, che conosce profondamente l’ambiente di San Siro, ha toccato i temi chiave della stagione: le difficoltà contro le “piccole”, l’eliminazione in Supercoppa, il rendimento della squadra di Massimiliano Allegri, il mercato invernale e la lotta per un posto in Champions League.

LE “PICCOLE” E LA MENTALITÀ – «Queste cose non si possono allenare: è una questione di testa. Serve un leader che stimoli la squadra e faccia emergere il meglio dei compagni».

IL MOMENTO ROSSONERO – «Questo Milan va resettato. Se prendi così tanti gol, non puoi nemmeno battere squadre alla portata. È mancata pericolosità davanti e, senza filtro a metà campo, i difensori vanno in difficoltà».

LA SUPERCOPPA – «Ho visto giocatori poco convinti, come se volessero liberarsi dell’impegno. Anche Allegri non mi ha convinto: capisco il coinvolgere tutti, ma certe partite vanno giocate con i migliori».

ATTENZIONE ALLA CORSA CHAMPIONS – «Il Milan deve stare attento: la lotta è aperta. La Juve è cresciuta in aggressività e verticalità, la Roma con un centravanti come Zirkzee potrebbe dire la sua, Gasperini sta stimolando bene il gruppo».

LE ALTRE IN CORSA – «Bologna e Atalanta pagano le coppe. Vedo bene la Lazio: cresce, non ha impegni europei e ha un allenatore esperto».

IL MERCATO E FÜLLKRUG – «È un giocatore di esperienza, ma San Siro è difficile. Serve cautela. In generale al Milan è mancata velocità di palla. Dal mercato servirebbe anche un difensore per dare equilibrio: spesso Maignan ha salvato la squadra».

I GIOVANI E I CASI SINGOLI – «Bartesaghi mi piace molto: personalità, tecnica e fisico. Deve migliorare in fase difensiva, ma ha tutto. Su Gimenez, invece, l’operazione mi ha fatto pensare a Van Basten…».

Parole nette, quelle di Capello, che fotografano un Milan chiamato a ritrovare identità, solidità e leadership per non complicare una stagione che resta ancora aperta.