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·24 Juni 2025

Cardinale Milan, RedBird cambia politica? Gli ultimi due anni spaventano, cosa sta succedendo

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Cardinale Milan, il fondo RedBird, dopo due annate abbastanza disastrose, è pronta a cambiare politica. I dettagli

Il Milan è un club dalla storia gloriosa, ma anche un’entità che negli ultimi anni ha dovuto affrontare sfide complesse, sia sul campo che a livello finanziario. Le strategie adottate da RedBird, l’attuale proprietario, per il futuro del Diavolo sono al centro del dibattito, e Marco Pasotto, stimato giornalista de La Gazzetta dello Sport, ha offerto una lucida analisi sulle pagine del quotidiano sportivo. La sua riflessione si concentra sulla necessaria convivenza tra il modello aziendale e le esigenze dell’area sportiva, le due facce di una stessa medaglia che, per troppo tempo, hanno viaggiato su binari paralleli.

Secondo Pasotto, il calciomercato Milan ha imparato, purtroppo a proprie spese, una lezione fondamentale: le linee guida gestionali non possono essere considerate intoccabili e superiori a tutto il resto. Sebbene siano indispensabili per la salute finanziaria del club, è altrettanto vero che devono essere flessibili e rimodulate in base alle esigenze specifiche della squadra. Non si tratta di sconfessare i principi fondanti, ma piuttosto di adattarli a un contesto in continua evoluzione.


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Dopo il profondo dissesto finanziario ereditato dalla gestione cinese, l’obiettivo primario era riportare il Milan a una stabilità economica credibile. Questo era cruciale per tre motivi principali: evitare le sanzioni UEFA, rendere i conti più appetibili in vista di una futura cessione e, non ultimo, ottenere la capacità finanziaria per rinforzare la squadra. In questo scenario, il fondo Elliott, che si ritrovò il club tra le mani a causa dell’inadempienza di Mister Li, intraprese un’opera di risanamento titanica. Come sottolinea Pasotto, si trattò di una vera e propria scalata di un Ottomila senza ossigeno, un’impresa ardua e piena di insidie.

L’era Elliott, e successivamente il passaggio a RedBird, ha visto i virtuosismi finanziari andare a buon fine. Il bilancio del Milan è tornato in attivo dopo ben diciassette anni di rosso, un traguardo significativo che ha segnato la fine di un lungo periodo di difficoltà. Tuttavia, con il raggiungimento di questa stabilità finanziaria, stanno emergendo nuove esigenze. Il modello che era efficace e sostenibile anche solo tre o quattro anni fa, ora non regge più. La mancanza di risultati sportivi, infatti, sta iniziando a generare perdite, mancati ricavi e persino l’addio di giocatori chiave che cercano altrove la possibilità di ottenere tutto e subito.

Questo scenario evidenzia una trasformazione in atto. Quelle che un tempo sembravano linee guida inscalfibili e inderogabili si stanno rivelando meno rigorose di quanto si pensasse. Il modello di gestione del Milan sta quindi subendo un importante aggiustamento, riconoscendo che il successo sportivo non è solo una conseguenza auspicabile, ma una componente fondamentale per la sostenibilità economica a lungo termine. La sfida per RedBird e per il Milan è ora quella di trovare il giusto equilibrio tra la rigorosa gestione aziendale e la necessità impellente di ottenere risultati sul campo, per attrarre talenti e garantire la prosperità futura del club.

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