Caressa ci va pesante su Milan Lazio: «È gravissimo quello che e successo. E l’arbitro…»  | OneFootball

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Inter News 24

·4 Desember 2025

Caressa ci va pesante su Milan Lazio: «È gravissimo quello che e successo. E l’arbitro…» 

Gambar artikel:Caressa ci va pesante su Milan Lazio: «È gravissimo quello che e successo. E l’arbitro…» 

Fabio Caressa ha parlato in maniera dura di quanto accaduto in campionato tra Milan e Lazio. Poi ha detto la sua anche sull’arbitro

Fabio Caressa ha parlato sul proprio canale YouTube di quanto accaduto in Milan Lazio. Di seguito le sue parole.

L’EPISODIO – «Quello che è successo in Milan-Lazio è gravissimo, è gravissimo. Se io fossi stato Rocchi sarei diventato una bestia, perché tu non puoi pensare di prendere in giro le persone. La Lazio è ovvio che si sia infuriata su questa cosa, al microfono l’arbitro è andato e ha detto il rigore c’è, ma io non lo do perché c’è un fallo che non c’era, non c’era sto fallo. Veramente puoi pensare di fare fesse le persone, poi tra l’altro con un tono che, chissà un minimo di psicologia, non c’è bisogno di vedere le serie Lie to Me, secondo me in quel cambio di tono c’è, ma perché mi ha chiamato il VAR? è gravissimo. Cioè, è non prendersi la responsabilità, lui poteva andare lì e dire, braccio è leggermente staccato ma secondo me il pallone è arrivato troppo vicino, palla in attesa, non è calcio di rigore. Poteva dirlo, era plausibile. Non poteva dire, come ho sentito dire da alcuni, il movimento è congruo, questo no, perché il movimento è congruo quando corri, quando salti, non quando ti tieni con l’avversario, quello è un movimento congruo alla lotta libera, non è un movimento congruo a calcio. Però la palla arrivava da vicino, era una cosa discutibile».


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IL VAR – «L’arbitro aveva deciso che non era calcio di rigore e manteneva la sua decisione. Il VAR secondo me non lo doveva chiamare. I VAR con i varisti che fanno solo il VAR deve essere un po’ istruito psicologicamente perché in questo momento ci sono due problemi. Primo, il VAR se non interviene lì dice poi se la prendono con me che non sono intervenuto, diamo la responsabilità all’arbitro che è quello che se la deve prendere e ogni tanto invece interviene perché la mia sensazione è che i varisti abbiano bisogno di sentirsi vivi e quindi intervengano ogni tanto anche quando non devono intervenire perché se non intervengono non esistono, questo soprattutto magari quelli con meno esperienza».

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