Catanzaro e Juve Stabia in semifinale, clima infernale attorno alla Samp, Cellino voleva dimettersi: le news del sabato di Serie B | OneFootball

Sabato movimentato in Serie B, dove si sono disputate le prime gare play-off: entrambe sono terminate con lo stesso risultato, 1-0 a favore di Catanzaro e Juve Stabia, padroni di casa. A “Marassi” i tifosi del Genoa hanno esposto diversi striscioni contro i cugini; giocatori blucerchiati presi d’assalto dai propri tifosi. Cellino, numero uno del Brescia, stava meditando di dimettersi prima della gara con la Reggiana, salvo poi fare dietrofront. Di seguito i fatti di giornata.

Catanzaro e Juve Stabia avanti, fuori Cesena e Palermo

Il Catanzaro e la Juve Stabia accedono alle semifinali play-off e affronteranno rispettivamente Spezia e Cremonese. I giallorossi (sesti nella regular season) si sono imposti di misura sul Cesena al Ceravolo: sliding door decisiva il rigore sbagliato da Shpendi e la rete a stretto giro di Iemmello. Risultato identico a quello del Menti, dove le Vespe (quinte nella regular season) hanno avuto la meglio sul Palermo, grazie ad un gol da bomber del solito Adorante. Se da un lato bisogna applaudire il Cesena, che da neopromossa ha fatto già il massimo, lo stesso non si può fare col Palermo, protagonista di una stagione molto negativa, nonostante i favori del pronostico.

I tifosi del Genoa espongono striscioni contro la Samp; giocatori blucerchiati sotto assedio

La caduta in C della Sampdoria continua a far esultare i tifosi del Genoa. Nel corso della gara contro l’Atalanta al “Marassi” alcuni di questi hanno esposto una coreografia per schernire i cugini.

“È finita un’altra Bella stagione, dal sogno promozione all’umiliante retroCessione”, questo lo striscione esposto sotto una C macroscopica con i colori blucerchiati. Nel corso del secondo tempo gli stessi tifosi del Grifone hanno esposto l’ennesimo striscione contro i rivali: “Sempre odio eterno U.C. Sampdoria marcisci all’inferno”.

Il clima a Genova per i calciatori della Sampdoria è diventato irrespirabile dopo la retrocessione. Oltre alle maglie consegnate ai tifosi al Mugnaini e ai petardi esplosi sotto casa di M’Baye Niang il Secolo XIX racconta di un nuovo episodio. Alcuni ultras avrebbero fatto la stessa cosa nei pressi delle abitazioni di Massimo Coda e Matteo Ricci, danneggiando anche un’auto non appartenente a nessuno dei due.

La situazione è tesissima e si temono altri blitz, mentre emerge la presenza di individui armati di spranghe in città. Le Forze dell’Ordine vigilano, ma la tensione è altissima.

Cellino voleva dimettersi, poi fa retromarcia

Sono ore calde per i vertici del Brescia che, nonostante la salvezza, si trovano a fare i conti con un polverone societario. A causarlo sarebbe stato proprio il numero uno dei biancazzurri Massimo Cellino: secondo quanto scritto nell’edizione odierna del Corriere della Sera, parole riportate dal sito tifobrescia.it, Cellino, a poche ore dalla gara contro la Reggiana, avrebbe voluto annunciare le proprie dimissioni, cedendo le redini della società a un altro imprenditore. L’imprenditore in questione sarebbe stata una figura a lui vicina, che gli avrebbe permesso di continuare a gestire la società con maggiore tranquillità, soprattutto in ottica vendita. La cessione delle quote societarie si sarebbe limitata unicamente al primo pacchetto, dal valore complessivo di quattro milioni, il quale includerebbe la chiusura dell’attuale stagione e l’apertura di quella successiva. Ma, come annunciato precedentemente, a qualche ora dalla delicata sfida salvezza, il presidente dei biancazzurri avrebbe accantonato questa opzione, poiché sarebbero arrivati riscontri circa un’accelerata decisiva dalle trattative precedentemente intavolate per la cessione del Brescia, in primis da parte di Daniele Scuola.