Condò analizza il quartetto in vista della supercoppa italiana: equilibrio, pressioni e una stoccata a Chivu | OneFootball

Condò dice la sua sulla Supercoppa Italiana, Inter favorita ma sotto esame: la fotografia di Milan, Napoli e Bologna e sul tecnico nerazzurro

Dalle colonne del Corriere della Sera, Paolo Condò propone una lettura approfondita delle quattro squadre protagoniste della Supercoppa Italiana a Riad, partendo da un concetto chiave: la volatilità del campionato. In quattro mesi di stagione, sottolinea il giornalista, la vetta della classifica ha cambiato padrone più volte, rendendo complesso qualsiasi pronostico per il trofeo.

L’Inter è oggi davanti a tutte, ma arriva da una fase non lineare: sei partite con tre sconfitte pesanti contro Milan, Atletico Madrid e Liverpool, prima del successo di Genova che ha “lucidato l’argenteria”. Resta però, numeri alla mano, la squadra più prolifica: 51 gol segnati nelle tre competizioni, un dato che continua a renderla la principale favorita.

Il Milan, invece, procede in modo più tradizionale: una sola sconfitta finora, ma tanti punti persi contro le medio-piccole. L’eliminazione dalla Coppa Italia, evidenzia Condò, potrebbe trasformarsi in un vantaggio nella corsa lunga, riducendo il numero di impegni. Il Bologna, dopo una fase di decollo, ha rallentato con due ko casalinghi che ne hanno frenato l’ascesa, mentre il Napoli resta dentro al gruppo delle grandi pretendenti, seppur con meno certezze rispetto all’avvio.

Condò riflette anche sul peso specifico della Supercoppa: un trofeo che potrebbe bastare al Bologna, se accompagnato da una qualificazione europea, o al Milan in caso di ritorno stabile in Champions. Diverso il discorso per Inter e Napoli, che arrivano a Riad con più pressione addosso, “stanche delle aspettative che si trascinano da agosto”.

Nel finale, arriva la frecciata a Cristian Chivu. Condò critica l’uscita dell’allenatore nerazzurro contro chi avrebbe visto l’Inter addirittura ottava:secondo il giornalista, nessuno lo ha mai sostenuto davvero e il messaggio sarebbe stato più uno strumento interno di gestione del gruppo che una reale polemica esterna.

Conclusione netta: nonostante tutto, quando c’è da scegliere una favorita, l’Inter resta davanti a tutte. Numeri, profondità e potenziale offensivo continuano a indicarla come la squadra da battere anche in Arabia Saudita.