Condò promuove la scelta Spalletti: «Un’occasione per entrambe le parti, c’è un aspetto che secondo me ha convinto la Juventus» | OneFootball

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·30 Oktober 2025

Condò promuove la scelta Spalletti: «Un’occasione per entrambe le parti, c’è un aspetto che secondo me ha convinto la Juventus»

Gambar artikel:Condò promuove la scelta Spalletti: «Un’occasione per entrambe le parti, c’è un aspetto che secondo me ha convinto la Juventus»

Spalletti Juve, il giornalista di Sky promuove la scelta: l’ex CT è un top assoluto, l’occasione di guidare il club più importante d’Italia lo ha convinto

L’esonero di Igor Tudor e l’imminente arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus rappresentano la scossa più forte di questo avvio di stagione. Una scelta forte, decisa, che ha trovato l’approvazione di molti addetti ai lavori, tra cui quella del giornalista Paolo Condò. Intervenuto a Sky Sport, l’opinionista ha analizzato l’incastro tra il tecnico di Certaldo e il club bianconero, definendolo un’opportunità perfetta per entrambe le parti, nata da una delusione cocente e da una voglia matta di riscatto.

Spalletti Juve: un allenatore top per un club top

Secondo l’analisi di Condò, la Juventus non ha scelto un allenatore qualsiasi, ma un profilo di livello assoluto, reduce da un’impresa storica che ne ha certificato il valore, al di là del risultato finale con la Nazionale.


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UN TECNICO DA SCUDETTO STRATOSFERICO – «Stiamo parlando di un allenatore della Nazionale, di un tecnico che ha vinto soltanto due anni fa uno scudetto non banale, uno scudetto a Napoli, il terzo scudetto della storia del Napoli, sull’onda di un gioco stratosferico, perché quello scudetto lo abbiamo commentato tutti, non soltanto come risultato in sé, ma anche per la maniera in cui è arrivato.»

Spalletti Juve: l’occasione nata dal flop azzurro

Condò ha poi sottolineato come, nei piani originali di Spalletti, la panchina della Juventus (o di qualsiasi altro club) non fosse prevista. L’ex CT vedeva nell’Italia il coronamento della sua carriera, ma il fallimento di quel progetto ha cambiato tutto.

IL PIANO ORIGINALE – «Sappiamo dal suo libro, che lui considerava l’incarico con la Nazionale, immaginandolo ovviamente, l’ultimo incarico della sua carriera, cioè il coronamento della carriera, guidare la Nazionale, immagino che avesse in mente almeno quattro anni, è andata come è andata, e lui lo ha fatto capire fin da subito.»

Spalletti Juve: l’incastro perfetto

Ed è proprio da questa delusione che nasce l’occasione perfetta, un incastro di necessità e ambizioni. Da un lato, la Juventus, il club più importante d’Italia, che offre a Spalletti il palcoscenico ideale per il suo riscatto. Dall’altro, il tecnico, che porta in dote una “fame di rivincita” che ha convinto la dirigenza bianconera più di ogni altra cosa.

L’OPPORTUNITÀ PER ENTRAMBI – «E quindi io trovo che la Juventus sia stata un’opportunità per il club, perché è chiaro, è il club più importante d’Italia, l’opportunità di andare a guidare il club più importante d’Italia in una fase difficile della sua storia, però sempre ricco di potenzialità, ha convinto lui. E dall’altra parte credo che la Juventus abbia dato, fin dai primi colloqui, non soltanto un nome, ma una persona che aveva una voglia e una fame di rivincita eccezionale, e questo abbia convinto la società ancora di più».

L’analisi di Condò è dunque una promozione totale della scelta fatta da Damien Comolli. La Juventus non ha ingaggiato solo un allenatore bravo (un “top” che ha vinto con un gioco stratosferico), ma ha scelto un uomo ferito nell’orgoglio, animato da una voglia di rivalsa che potrebbe essere il carburante perfetto per risollevare una squadra apparsa spenta e confusa. Non è solo la Juve ad aver bisogno di Spalletti, ma è anche Spalletti ad aver bisogno della Juve. Un’alleanza nata nel momento più difficile per entrambi, che promette di fare scintille. La missione di Spalletti inizia ora, con la benedizione di chi ne ha visto negli occhi la stessa fame di vittoria che appartiene alla storia della Vecchia Signora.

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