Conferenza stampa Palladino, il nuovo tecnico dell’Atalanta si presenta ai tifosi: «L’obiettivo è alzare il livello e vincere in tutti i campi. Ecco cosa ho visto del lavoro di Juric» | OneFootball

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·19 November 2025

Conferenza stampa Palladino, il nuovo tecnico dell’Atalanta si presenta ai tifosi: «L’obiettivo è alzare il livello e vincere in tutti i campi. Ecco cosa ho visto del lavoro di Juric»

Gambar artikel:Conferenza stampa Palladino, il nuovo tecnico dell’Atalanta si presenta ai tifosi: «L’obiettivo è alzare il livello e vincere in tutti i campi. Ecco cosa ho visto del lavoro di Juric»

Conferenza stampa Palladino, il nuovo tecnico dell’Atalanta ha parlato del suo arrivo, delle ambizioni per la squadra e del lavoro che lo attende

Raffaele Palladino è ufficialmente il nuovo allenatore dell’Atalanta, subentrato al posto di Ivan Juric. In conferenza stampa, il tecnico ha parlato del suo arrivo, delle sue aspettative per la squadra e del lavoro che intende fare per risollevare le sorti del club bergamasco.

IL SUO ARRIVO ALL’ATALANTA«Sono molto felice di essere qui all’Atalanta. Orgoglioso di essere in una grande società e mi sento di dire che io, insieme al mio staff, faremo di tutto per portarla in alto. Voglio ringraziare la famiglia Percassi, Pagliuca e D’Amico per la grande opportunità».


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LA PRIMA IMPRESSIONE A ZINGONIA«Ho battuto molto sull’intensità e sul DNA dell’Atalanta. Ho cercato di far ritrovare un po’ quell’identità fatta di sacrificio e grinta: ciò che ha contraddistinto da sempre l’Atalanta stessa. Abbiamo poco tempo, ma dobbiamo ottenere il massimo: sono felice di aver trovato un gruppo con grandi valori tecnici e umani».

LA CRESCITA IN QUESTI MESI«Ho avuto modo di studiare tanto in questi mesi, anche per crescere. Ho avuto tante chiamate, ma ho aspettato l’Atalanta: ci ho messo poco a dire di sì, anche perché abbiamo gli stessi obiettivi. Vogliamo portare la Dea in alto, battagliando su tutti i campi».

L’EREDITÀ DI GASPERINI E IL LAVORO FUTURO«In primis ci tengo a salutare Ivan Juric con cui avevo un grande rapporto già ai tempi quando eravamo calciatori. Ho visto che è stato fatto un buon lavoro dal punto di vista fisico, poi è vero che anche io ho le mie idee. Il dogma di questa squadra è quello di lottare su ogni pallone: voglio vedere una squadra che combatte. Mi lascia tranquillo il fatto che c’è un gruppo sano e forte: l’Atalanta non merita questa posizione in classifica, ma dobbiamo risalire».

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EMOZIONI E ATTEGGIAMENTO«Ho cercato nella prima settimana di conoscere i ragazzi: abbiamo poco tempo, ma dobbiamo ottenere il massimo. Sono rientrati anche i Nazionali quindi il gruppo si sta completando. Questa Atalanta deve battagliare su tre fronti: tutti all’interno della rosa giocheranno, considerando che ogni giorno di lavoro è sempre un test per i ragazzi».

SCAMACCA E L’ATTACCO«È rientrato dalla Nazionale con grande voglia. Krstovic gioca nella stessa posizione di Gianluca: entrambi possono fare bene. Sono sicuro che le sue qualità verranno fuori: a me interessa vedere delle buone prestazioni, poi il goal verrà da sé».

EUROPA E LE AMBIZIONI DELLA SQUADRA«Il nostro obiettivo è quello. La rosa è forte, la società ha fatto grandi acquisti e credo che questa squadra debba fare di più. Credo molto nella forza di questo gruppo».

L’ESPERIENZA A MONZA E FIRENZE«Sono cresciuto molto lì. Per me essere all’Atalanta è una grande soddisfazione, e credo che la piazza meriti ovviamente una squadra che combatte: che rispecchi lo spirito dei bergamaschi, soprattutto sul non mollare mai lavorando ogni giorno».

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L’ATTACCAMENTO AL GRUPPO E IL LAVORO CON I GIOVANI«Cerco di creare un rapporto con i ragazzi. Sono orgoglioso del gruppo che ho, e questi aspetti aiutano sicuramente nell’entusiasmo. Abbiamo messo i primi concetti e principi in questi giorni. Ho visto soprattutto molta partecipazione: mi piace spingere la squadra, e vedo che che hanno reagito bene».

IL SISTEMA DI GIOCO E LE IDEE TATTICHE«Non sono integralista, ma sono aperto a capire ogni singolo aspetto. All’Atalanta voglio dare il vestito giusto mettendo sempre al primo posto la grinta. Io credo che la squadra sia adatta per un 3-4-2-1: contesto tecnico-tattico dove la Dea ha le caratteristiche giuste. C’è soltanto da migliorare e lavorare».

LOOKMAN E LE ASPETTATIVE«Molto. Oltre a lui ho telefonato a tutti i calciatori che erano in Nazionale, e Ademola si è presentato molto bene: valuterò il suo impiego in base agli allenamenti che farà».

LA GESTIONE DELLA COMPATTEZZA SOCIETARIA«L’Atalanta è una grande famiglia. Quello che mi ha sorpreso della società è sicuramente questo aspetto: la compattezza, il sostegno e la fiducia ovviamente nei miei confronti».

I PROSSIMI IMPEGNI E LA MENTALITÀ DA ADOTTARE«Mi aspetto una squadra che si dimostri tale. Voglio vedere grande consapevolezza nei propri mezzi, ma la nostra mentalità deve essere quella di giocarcela alla pari con tutti: come è giusto che debba fare l’Atalanta».

IL RITORNO DI PELUSO E LA MENTALITÀ BERGAMASCA«Federico era contentissimo quando arrivò la chiamata dell’Atalanta. Mi piace conoscere il DNA e il cuore della città e voglio capire la mentalità dei bergamaschi: aspetto che ovviamente la squadra deve recepire nella maniera migliore».

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GIOVANI E PROSPETTIVE FUTURE«Ci sono tanti giocatori di prospettiva. Non si smette mai di crescere, bisogna migliorare sotto tutti gli aspetti. Sono molto esigente negli allenamenti, poi sta a loro imparare giorno dopo giorno».

LA GESTIONE DEGLI IMPEGNI TRA CAMPIONATO E COPPE«Bisogna lavorare in un certo modo. Abbiamo l’esperienza giusta, e il nostro obiettivo è vedere un’Atalanta preparata anche dal punto di vista fisico».

RICHIESTE DI MERCATO«No, il mio obiettivo è conoscere al meglio i ragazzi. Ho già una rosa forte, poi su tutto il resto c’è tempo. Quello che m’interessa è lavorare sulla mentalità della squadra: i calciatori sono rimasti dispiaciuti dell’esonero di Juric. Ora serve reagire, toccare i tasti giusti per risollevare la squadra: non vedo l’ora di scendere in campo».

L’ULTIMA CONCLUSIONE DI PERCASSI«Quello che posso garantire è la grande attenzione di Palladino: il primo ad arrivare, l’ultimo ad andare a Zingonia. Siamo tutti con lui per fare il bene dell’Atalanta: siamo tutti compatti».

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